I risultati di uno studio randomizzato controllato, pubblicato su
Clinical Gastroenterology and Hepatology, evidenziano che dopo una risposta istologica iniziale alla terapia di induzione, l'
esofagite eosinofila si ripresenta rapidamente nei pazienti che interrompono il trattamento, indipendentemente dal tipo di trattamento utilizzato.
Evan S. Dellon, direttore del Center for Esophageal Diseases and Swallowing presso la University of North Carolina School of Medicine, e colleghi hanno evidenziato che gli steroidi topici in genere mostrano benefici tra i pazienti con esofagite eosinofila (EoE) che non rispondono agli inibitori della pompa protonica, ma non si sa molto su cosa succede se questi farmaci non vengono proseguiti dopo l'induzione.
pharmastar.it
Nuove linee guida europee sulle dislipidemie, 'the lower, the better' più in auge che mai
Mercoledi 11 Settembre 2019 Alessandra Terzaghi
Per prevenire le malattie cardiovascolari, soprattutto nei pazienti ad alto e altissimo rischio, bisognerebbe abbassare il più possibile i livelli di colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (LDL-C). È uno dei messaggi chiave, forse il più importante, che emerge dalle nuove linee guida congiunte della European Society of Cardiology (ESC)/European Atherosclerosis Society (EAS) sulla gestione delle dislipidemie, presentate in anteprima a Parigi al congresso dell’ESC e pubblicate contestualmente online sullo European Heart Journal, oltre che sul sito delle due società scientifiche.
pharmastar.it
Dalfampridina, primo farmaco che offre prove di miglioramento cognitivo nella SM. Studio della Sapienza
Lunedi 9 Settembre 2019 Arturo Zenorini
Un importante lavoro italiano, pubblicato su “Neurology”, evidenzia nei pazienti con sclerosi multipla (SM) trattati con dalfampridina un beneficio nella velocità di elaborazione delle informazioni (IPS), funzione chiave per il deterioramento cognitivo (Coglm) in questa patologia. Nessun altro farmaco aveva fino ad oggi mostrato un’efficacia sul deficit cognitivo nella SM.
«L'efficacia degli interventi farmacologici per il Coglm nella SM non è chiara. È probabile che diversi trattamenti modificanti la malattia (DMT) giovino alla cognizione, mentre il suo trattamento sintomatico è insoddisfacente» premettono gli autori, guidati da
Laura De Giglio in un team coordinato da
Carlo Pozzilli, direttore del Centro sclerosi multipla dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma e professore di Neurologia Clinica alla Sapienza Università di Roma.
agi.it
Cos'è e come si trasmette la febbre Lassa che ha ucciso 21 persone in Liberia
In particolare si trasmette con il contatto diretto con escrementi o saliva di roditori. In alcuni casi, dopo la trasmissione accidentale, può avvenire la trasmissione da uomo a uomo. Cosa c'è da sapere
di SONIA MONTRELLA 04 settembre 2019,11:29
La febbre di Lassa spaventa la Liberia, dove almeno 21 persone sono morte a partire da gennaio. Secondo le autorità locali sono oltre 90 i casi segnalati ma ‘solo’ 25 sono quelli accertati. Sebbene sia endemica in Liberia come in altre parti dell'Africa occidentale - tra cui Sierra Leone, Guinea e Nigeria - il contagio sta avvenendo in un periodo dell’anno insolito. Ed è questo che preoccupa le autorità sanitarie. Ma cos’è e come si trasmette?
pharmastar.it
Sindrome Kawasaki, età avanzata gestazione legata ad outcome avversi
Mercoledi 4 Settembre 2019 NC
Un’età alla gestazione pari a 32 anni si associa in modo significativo, nella progenie, ad outcome avversi, comprendenti la formazione di lesioni coronariche. Inoltre, se l’età alla gestazione è ancora più avanzata (dai 35 anni in su), è possibile osservare anche una resistenza alla somministrazione di immunoglobuline endovena in questi bambini.
Sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato su Pediatric Rheumatology, che suggeriscono il ricorso a terapie più aggressive o all’esecuzione di esami approfonditi in questi piccoli pazienti.
ansa.it
Super-batterio New Delhi negli ospedali della Toscana, attivate le Asl
Piano per contrastare fenomeno, è molto resistente a antibiotici
Redazione ANSA FIRENZE 04 settembre 2019 10:57
Tutte le Aziende sanitarie della Regione Toscana sono attivate per affrontare il fenomeno dell'imprevisto aumento di positività al batterio Ndm (acronimo di New Delhi metallo beta-lattamasi) rilevato tra fine 2018 e inizio 2019 tra i pazienti degli ospedali toscani.
ansa.it
Sanità: chirurgia robotica sul fegato applicata a Modena
Primo caso in Europa, il paziente dimesso in ottime condizioni
Redazione ANSA MODENA 03 settembre 2019 16:58
(ANSA) - MODENA, 3 SET - Una nuova tecnica chirurgica di resezione robotica è stata applicata con successo all'Ospedale Civile di Baggiovara di Modena dall'equipe del professor Fabrizio Di Benedetto, direttore della Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica e dei Trapianti di Fegato dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena. Si tratta del primo caso riportato in Europa di una complessa tecnica di epatectomia in due tempi chiamata Alpps (Associating Liver Partition and Portal vein ligation for Staged hepatectomy, ovvero associazione di partizione epatica e legatura portale per epatectomia in due tempi) con approccio robotico per epatocarcinoma con trombosi portale.
quotidianosanita.i
Anelli (Fnomceo) a Conte: “In cima all’agenda del nuovo Governo ci siano la salute e la sanità”
Questa la richiesta del presidente della federazione alla luce delle gravi criticità della sanità a partire dalla carenza dei medici e alla soluzione adottata dal Veneto che compromette i livelli di qualità del Ssn: “Una situazione esplosiva, se non affrontata con urgenza e nei giusti termini”
30 AGO - Riportare in cima all’agenda politica la sanità e la salute dei cittadini. A chiederlo a Giuseppe Conte, presidente del Consiglio incaricato di formare il nuovo Governo, è il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli.
ansa.it
Mini pacemaker su paziente di 14 anni, record in Italia
A Bergamo, è il più giovane a subire operazione del genere
pharmastar.it
Dolore cronico, se la soluzione arrivasse dal veleno degli scorpioni?
Venerdi 30 Agosto 2019 Emilia Vaccaro
Con la crisi degli oppioidi che attanaglia gli Stati Uniti, molti medici hanno cercato trattamenti alternativi per aiutare i pazienti con dolore cronico a lungo termine. Un nuovo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista
Cell, mostra che il veleno iniettato dalla puntura di scorpione potrebbe fornire una soluzione.
I ricercatori dell'Università della California, San Francisco (UCSF) hanno scoperto che una tossina di scorpione può effettivamente essere sfruttata per colpire il recettore del wasabi, che è descritto come una "proteina che rileva le sostanze chimiche" presenti nelle cellule nervose.
pharmastar.it
Tumori cerebrali: per saperne di più ci sono le linee guida inglesi rielaborate dalla Fondazione GIMBE
Mercoledi 28 Agosto 2019 Redazione
Anche se rappresentano solo il 3% di tutte le neoplasie, i tumori cerebrali primitivi (ossia quelli che si sviluppano direttamente nel sistema nervoso centrale) sono responsabili del maggior numero di anni di vita persi rispetto ad altre neoplasie maligne. Infatti, nonostante i progressi diagnostico-terapeutici, la sopravvivenza media a 5 anni rimane intorno al 25%. Per facilitarne la conoscenza la Fondazione GIMBE ha tradotto e sintetizzato le linee guida del prestigioso ente britannico NICE.
Anche se rappresentano solo il 3% di tutte le neoplasie, i tumori cerebrali primitivi (ossia quelli che si sviluppano direttamente nel sistema nervoso centrale) sono responsabili del maggior numero di anni di vita persi rispetto ad altre neoplasie maligne. Infatti, nonostante i progressi diagnostico-terapeutici, la sopravvivenza media a 5 anni rimane intorno al 25%.
cordis.europa.eu
Tendenze scientifiche: gli scienziati scoprono un nuovo organo del dolore nella pelle
I ricercatori hanno scoperto un nuovo organo sotto la pelle che percepisce il dolore.
TENDENZE SCIENTIFICHE 22 Agosto 2019
© Albina Glisic, Shutterstock
La scienza ritiene che l’intenso dolore acuto che sentiamo quando ci pungiamo con oggetti appuntiti è rilevato dai nervi esposti nella pelle. Uno studio radicale sulla rivista «Science» rivela che questo dolore potrebbe in realtà essere percepito da un organo finora sconosciuto nei topi.
Il team di ricerca ha prima identificato il nuovo organo nei topi e poi ne ha testato la funzionalità sui roditori. Questo semplice organo sensoriale è costituito da una rete di cellule chiamate cellule gliali che circondano e supportano le cellule nervose del corpo.