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Tumori, scoperto il perché dell'effetto dei broccoli
MEDICINA Pubblicato il: 16/05/2019 20:35

Una scoperta che spiana la strada a una nuova strategia anti-cancro. "Abbiamo identificato - spiega Pandolfi, direttore del Cancer Center e del Cancer Research Institute al Beth Israel Deaconess Medical Center - un nuovo, importante protagonista, che innesca un meccanismo cruciale per lo sviluppo del cancro, un enzima che può essere inibito con un composto naturale presente nelle crucifere. Questo meccanismo - prosegue - non solo regola la crescita tumorale, ma è anche una sorta di 'tallone d'Achille' che potremo colpire con diverse opzioni terapeutiche".
In pratica, la sostanza contenuta nei broccoli attiva un noto e potente gene oncosoppressore, Pten. Le cellule tumorali mostrano bassi livelli di questo gene: l'equipe ha dunque cercato di capire se, riportandolo a livelli normali, questo killer anti-cancro ritorna a svolgere la sua azione.
I ricercatori hanno dunque identificato le molecole e i composti che regolano l'attivazione e il funzionamento di Pten. E conducendo una serie di esperimenti su topi e cellule umane hanno scoperto che un gene coinvolto nello sviluppo tumorale, Wwp1, produce un enzima che inibisce l'attività anti-cancro di Pten, rendendolo inefficace come onco-soppressore. Come contrastare questo effetto criptonite? E' qui che entrano in gioco broccoli, cavoli & co.
Pandolfi e colleghi, infatti, hanno centrato l'obiettivo provando che una piccola molecola contenuta nelle crucifere (indolo-3-carbinolo) potrebbe appunto essere la chiave per contrastare l'effetto cancerogeno del gene Wwp1. Somministrata ai topi, infatti, inattiva questo gene restituendo a Pten i suoi super poteri di oncosoppressore. Il team punta adesso a nuovi studi con l'obiettivo finale di mettere a punto inibitori ancora più potenti del gene causa-cancro Wwp1, sfruttando anche l'editing genetico con la tecnologia Crispr, ipotizza Pandolfi.