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Curarsi a casa costa meno che in ospedale, ma pochi lo fanno
Possibili in molti casi, ma comuni solo per anziani a terminali
Redazione ANSA 24 maggio 2019 11:13
Focus principale dell'appuntamento, spiega il presidente di Card Gennaro Volpe, è porre l'accento sulle cure territoriali e domiciliari che assumono per le famiglie italiane un'importanza sempre maggiore, costando un quarto rispetto al ricovero ospedaliero. "Il nostro obiettivo - precisa Volpe - è fare il punto su questa cenerentola dei servizi sanitari (costano il 2-3% del totale della spesa sanitaria), che tuttavia diventano pratiche sempre più diffuse, usate nel 2016 da circa 1 milione di assistiti dei Distretti italiani". Le cure domiciliari dei distretti sono passate dagli iniziali interventi semplici (ad esempio un prelievo di sangue, una medicazione) a cure di alta complessità (anche con presidi tecnologici), spesso a favore di malati molto complessi, da quelli terminali ai malati con gravi malattie multiple o disabilità, con interventi quotidiani.
"Oggi le cure a casa possono essere veramente alternative a quelle ottenute in ricovero ospedaliero - afferma il Responsabile del Centro Studi Card Area Cure domiciliari Paolo Da Col -. Far rimanere a casa in sicurezza e comfort oltre il 3% della nostra popolazione anziana svantaggiata e fragile, evitando ricoveri, con successi impensabili fino a pochi anni fa, noti per lo più solamente a chi li ha vissuti di persona, è uno degli scopi principali del lavoro nei Distretti".