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Bimba con tetano. Regione Veneto: “Copertura vaccinale dell’esavalente quasi al 96% e in crescita”
La Regione interviene dopo le polemiche in merito alla mancata vaccinazione della bimba, ora ricoverata per tetano all’ospedale di Borgo Trento. Secondo i dati resi noti dalla Regione, in Veneto, a febbraio, i minori tra 0 e 16 anni non vaccinati erano oltre 73 mila, 62.583 dei quali non avevano ancora fissato un appuntamento per la vaccinazione.
20 GIU - Non è mai stata sottoposta ad alcuna vaccinazione per dissenso dei genitori la bimba di 10 anni ricoverata ora per tetano nel reparto di Terapia Intensiva Pediatrica dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento. Ma le copertura vaccinali, in Veneto, sono alte e in crescita. Lo evidenzia la Regione Veneto, intervenendo sulle polemiche in relazione alla mancata vaccinazione della bimba.
“Dall’ultimo rapporto sull’attività vaccinale nella Regione Veneto – spiega una nota della Direzione Prevenzione dell’Area Sanità e Sociale della Regione - si evince che, tra tutti i soggetti di età compresa tra i 2 ed i 16 anni, quasi il 96% ha effettuato il ciclo di tre dosi di vaccino esavalente, comprendente anche quello per il tetano. Sono in crescita anche le coperture per singolo anno di nascita, con l’ultima coorte (nati nel 2016) valutata a 24 mesi con una copertura di oltre il 93% per le tre dosi di tetano. Importanti anche i risultati relativi ai dati sulle coperture a 36 e 48 mesi (nati nel 2015 e 2014) che rispetto alle coperture iniziali per il tetano hanno registrato, rispettivamente, circa 1,5 e 2,5 punti percentuali in crescita, a testimoniare il continuo lavoro delle Aziende Ulss sul territorio per promuovere la vaccinazione come elemento di prevenzione delle malattie infettive”.
“La sintomatologia –riferiscono i tecnici regionali - ha avuto inizio con difficoltà di movimento degli arti superiori e della deglutizione. Dall’analisi dell’anagrafe vaccinale regionale, è risultato che la bambina non è mai stata sottoposta ad alcuna vaccinazione raccomandata, compresa quella contro il tetano, a causa di un dissenso espresso dai genitori, nonostante i ripetuti solleciti e inviti a colloquio proposti dall’Azienda ULSS 9 Scaligera in accordo con le procedure regionali per il recupero delle persone non aderenti alle vaccinazioni”.
Secondo i dati resi noti dalla Regione, a febbraio 2019, sulla base di una ricognizione sugli inadempienti all’obbligo vaccinale, era emerso che gli inadempienti totali tra zero e tre anni erano 9.339, 7.100 dei quali senza appuntamento fissato per la vaccinazione e 2.239 con appuntamento. Gli inadempienti tra quattro e sei anni erano 9.823, dei quali 7.859 senza appuntamento e 1.964 con appuntamento. Gli inadempienti tra sette e sedici anni erano 54.650, dei quali 47.624 senza appuntamento e 7.026 con appuntamento. Il totale tra zero e sedici anni ammontava a 62.583 inadempienti senza appuntamento e 11.229 con appuntamento.
“Il tetano – precisano gli esperti della Regione - è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani, un batterio diffusamente presente in natura sotto forma di spore altamente resistenti al calore, all’essiccamento e ai disinfettanti. Le spore possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e contaminano spesso la polvere e la terra. Possono penetrare nell’organismo umano attraverso ferite anche piccole dove si possono trasformare nelle forme vegetative che producono una tossina neurotossica, responsabile dei sintomi della malattia. La tossina è in grado di causare contrazioni e spasmi dolorosi e incontrollabili dei muscoli, che di solito iniziano dal capo, e progrediscono poi verso il tronco e gli arti. Un caratteristico sintomo iniziale è il cosiddetto “riso sardonico”, dovuto alla contrattura dei muscoli del viso, seguito da rigidità del collo, difficoltà di deglutizione, rigidità dei muscoli addominali. Altri sintomi includono febbre, sudorazione, tachicardia. Gli spasmi possono interessare le corde vocali e i muscoli respiratori, tanto da mettere in seria difficoltà la respirazione. Le contrazioni possono essere così violente da produrre anche fratture ossee. Il tetano ha un tasso di mortalità pari al 50%”.
“È importante ricordare – proseguono i tecnici della Regione - che il tetano non si trasmette da persona a persona. Pertanto per questa malattia non vale la cosiddetta ‘immunità di gregge’, che si ottiene quando la maggior parte della popolazione è vaccinata. In altre parole, nel caso del tetano il vaccino fornisce solo una copertura individuale ed è quindi fondamentale che ogni persona, adulto o bambino, sia adeguatamente vaccinata per la malattia”.
Per un’adeguata copertura vaccinale contro il tetano, ricorda infine la nota, il calendario vaccinale nazionale prevede 3 dosi nel primo anno di vita (comprese nel cosiddetto vaccino esavalente), un richiamo all’età di 5-6 anni, un richiamo all’età di 14 anni e successivamente richiami ogni 10 anni per tutta la durata della vita.
20 giugno 2019