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Dati shock della Gdf su evasione e truffe allo Stato. E chi pagherà la sanità fintamente universalistica?


quotidianosanita.it

Dati shock della Gdf su evasione e truffe allo Stato. E chi pagherà la sanità fintamente universalistica?

Oltre 13mila evasori totali con ben 3,4 miliardi di Iva non dichiarata, danni erariali per lo Stato dovuti agli illeciti dei dipendenti pubblici (6 miliardi), oltre 150 milioni di truffe sul fronte previdenziale, assistenziale e sanitario. Al di la del bene e del male il dato sulle esenzioni ticket: l’88,9% sono risultate irregolari. E ora si vuole fare anche la flat tax? E chi pagherà la sanità per tutti, solo i lavoratori dipendenti e pensionati che hanno la trattenuta fiscale alla fonte?

Grazia Labate Ricercatrice in economia sanitaria già sottosegretaria alla sanità

26 GIU - A leggere i dati il quadro della corruzione fa paura.Tra le cifre più eclatanti quelle sui ticket sanitari: ben l’88,9% delle esenzioni sono risultate irregolari. I dati resi pubblici dalla Guardia di finanza su evasione e truffe allo Stato, hanno dipinto un quadro di malcostume di un Paese che non riesce a diventare normale. I danni per le casse pubbliche sono ingenti e basterebbero a non farci andare in procedura di infrazione con l’UE.

I numeri più eclatanti: numero di evasori totali (oltre 13 mila) con ben 3,4 miliardi di Iva non dichiarata, danni erariali per lo Stato dovuti agli illeciti dei dipendenti pubblici (6 miliardi), oltre 150 milioni di truffe sul fronte previdenziale, assistenziale e sanitario. Al di la del bene e del male il dato sulle esenzioni ticket: l’88,9% sono risultate irregolari. Nel periodo compreso tra il 1 gennaio del 2018 e il 31 maggio del 2019 la Guardia di finanza ha scoperto 13.285 evasori totali, soggetti completamente sconosciuti al Fisco che non hanno mai pagato un euro di tasse e che hanno evaso complessivamente 3,4 miliardi di Iva. Sono stati scoperti 42.048 lavoratori in nero o irregolari - anche questi in aumento (erano 30.818) - e sono stati denunciati 8.032 datori di lavoro.

Ancora, dai dati rilasciati dalla Guardia di finanza e trasmessi alla magistratura contabile è emerso che i comportamenti illeciti da parte dei funzionari e dipendenti dello Stato hanno prodotto un danno all'erario per circa 6 miliardi mentre sono stati eseguiti sequestri per 107 milioni di euro.La GdF ha anche scoperto frodi al bilancio nazionale e comunitario per un valore complessivo di 1,7 miliardi. Gli interventi svolti sul fronte della spesa pubblica, degli appalti, degli incentivi alle imprese, della spesa sanitaria e delle erogazioni dei fondi europei sono stati complessivamente 34.625, ai quali vanno aggiunte 8.636 deleghe d'indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria e 1.880 con la Corte dei Conti. Sul fronte della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, le frodi scoperte ammontano a 157 milioni e hanno portato alla denuncia di 13.570 persone.
 
I finanzieri hanno anche accertato che il 34,1% delle prestazioni sociali agevolate e ben 88,9% delle esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari sono risultate irregolari. In poco meno di un anno e mezzo la Guardia di Finanza ha individuato 15.976 reati fiscali, soprattutto emissione di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento di scritture contabili, denunciando 18.148 persone, 525 delle quali arrestate. Sul fronte della lotta all'evasione fiscale sono stati eseguiti, nell'ambito di una serie di piani d'intervento con l'Agenzia delle entrate, 128.497 interventi ispettivi.
 
Da gennaio 2018 a maggio 2019 la Gdf ha anche avanzato richieste di sequestri per 9,3 miliardi mentre le misure patrimoniali eseguite sono state invece pari a 1,5 miliardi. Sono, infine, 3.003 i casi scoperti di società fantasma utilizzate per realizzare le frodi carosello (frodi all'Iva) o per indebite compensazioni. Di fronte a questi dati si va ben oltre l’arte di arrangiarsi, tremano e si dimostrano fragili le analisi a campione sulla povertà, sulla disoccupazione, sugli aventi diritto al reddito di cittadinanza, su quota cento, sul caporalato e potrei continuare. Per la sanità il confine dell’illegalità tra produttori e consumatori si fa sempre più labile.
 
Una volta era il “tesoro” nei puff di Poggiolini o negli appalti per la costruzione degli ospedali, ora tra visite intramoenia e private di cui spesso le fatture sono un sogno e certificate illegalità nelle esenzioni, ruberie nelle strutture sanitarie, il malcostume è divenuto una pratica diffusa. Ma è dall’epoca dell’ex Ministro Balduzzi che si doveva rivedere il regime dei tickets? che con tutto il rispetto per la classe medica esiste solo in Italia “ l’intramoenia allargata”, che si congelano per 10 anni stipendi e rinnovi contrattuali, che avendo razionalizzato ed in qualche caso razionato tutto il possibile, si fa di necessità virtù.

Ed ora si vuol fare anche la flat tax? Ma chi pagherà la sanità fintamente universalistica e per tutti? Lavoratori dipendenti e pensionati che hanno la trattenuta fiscale alla fonte e che non possono evadere, e tutti gli altri? Avanti così, il SSN non si esaurirà per la sanità integrativa, ma per consunzione in un paese, dove la follia politica arriva a teorizzare che tanto i numeri non contano e si può andare avanti con i debiti. Chi li pagherà non interessa a nessuno, meglio la demagogia e la propaganda. Dai vaffa day alle invasioni barbariche ne stiamo vedendo di tutti i colori, attenzione però meglio liberi che le illusioni.

Grazia Labate
Ricercatrice in economia sanitaria già sottosegretaria alla sanità 


Fonte: quotidianosanita.it
URL: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=75260