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#MaratonaPattoSalute
Tre giornate di ascolto
8, 9 e 10 luglio il ministero della Salute apre le sue porte ai protagonisti del Servizio sanitario nazionale.
Un momento di ascolto e confronto con chi lavora nella sanità o fornisce al settore beni e servizi. Un'occasione di dialogo con le associazioni rappresentative degli utenti del Servizio sanitario nazionale.
Tre giorni nelle sedi di Lungotevere Ripa e via Ribotta per raccogliere idee, stimoli e buone pratiche, per migliorare insieme la nostra sanità pubblica e per promuovere l'innovazione partecipata.
#MaratonaPattoSalute

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Cos’è il Patto per la Salute
Il Patto per la Salute è un accordo finanziario e programmatico tra il Governo e le Regioni, che viene rinnovato ogni tre anni e serve a:
- migliorare la qualità dei servizi
- promuovere l’appropriatezza delle prestazioni
- garantire l’unitarietà del sistema
La salute è una delle materie in cui la Costituzione - e la riforma del Titolo V del 2001 - stabilisce la potestà legislativa concorrente tra Stato e Regioni.
Ecco perché il Governo può promuovere la sottoscrizione di intese in sede di Conferenza Stato-Regioni, per favorire l’armonizzazione delle legislazioni regionali e nazionale, il raggiungimento di posizioni unitarie o il conseguimento di obiettivi comuni.
In questo senso sono già stati stipulati diversi Patti per la Salute; attualmente è in corso di definizione il Patto per la Salute 2019-2021.
La #MaratonaPattoSalute
Per la prima volta il ministero della Salute ha avviato un percorso di condivisione partecipata attraverso l’ascolto dei rappresentanti dei tre pilastri del sistema salute: operatori, aziende, associazioni di pazienti.
I vincoli stabiliti dalla Legge di bilancio 2019
La Legge di Bilancio 2019 ha definito il finanziamento del Servizio sanitario nazionale per gli anni 2019-2021 e ha tracciato una road map del nuovo Patto della Salute.
Per il 2019 ha stabilito un finanziamento di 114 miliardi e 439 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti 2 miliardi per il 2020 e un altro miliardo e mezzo per il 2021.
Per il 2020 e il 2021, l’accesso delle Regioni all’incremento del finanziamento è vincolato alla stipula del nuovo Patto per la salute, che deve prevedere espressamente misure per il miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati e per l’efficientamento dei costi.
La stessa Legge di Bilancio ha previsto gli ambiti delle misure del nuovo Patto per la Salute:
- revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria a carico degli assistiti (ticket), per promuovere maggiore equità nell'accesso alle cure;
- rispetto degli obblighi di programmazione a livello nazionale e regionale in coerenza con il processo di riorganizzazione delle reti strutturali dell'offerta ospedaliera e dell'assistenza territoriale, con particolare riferimento alla cronicità e alle liste d'attesa;
- valutazione dei fabbisogni del personale del Servizio sanitario nazionale e dei riflessi sulla programmazione della formazione di base e specialistica e sulle necessità di assunzioni, compreso l'aggiornamento del parametro di riferimento relativo al personale;
- implementazione di infrastrutture e modelli organizzativi finalizzati alla realizzazione del sistema di interconnessione dei sistemi informativi del Servizio sanitario nazionale che consentano di tracciare il percorso seguito dal paziente attraverso le strutture sanitarie e i diversi livelli assistenziali del territorio nazionale tenendo conto delle infrastrutture già disponibili nell'ambito del Sistema tessera sanitaria e del fascicolo sanitario elettronico;
- promozione della ricerca in ambito sanitario;
- miglioramento dell'efficienza e dell'appropriatezza nell'uso dei fattori produttivi e l'ordinata programmazione del ricorso agli erogatori privati accreditati che siano preventivamente sottoposti a controlli di esiti e di valutazione con sistema di indicatori oggettivi e misurabili, anche aggiornando quanto previsto dalla Legge n. 135/2012;
- valutazione del fabbisogno di interventi infrastrutturali di ammodernamento tecnologico.
Patto per la salute 2014-2016
Il 10 luglio 2014 è stata sancita l'Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul Patto per la salute per gli anni 2014-2016 l'Accordo finanziario e programmatico tra il Governo e le Regioni, di valenza triennale, in merito alla spesa e alla programmazione del Servizio Sanitario Nazionale, finalizzato a migliorare la qualità dei servizi, a promuovere l’appropriatezza delle prestazioni e a garantire l’unitarietà del sistema. Il patto precedente era stato siglato nel 2009 a valere per il trienno 2010-2012.
Il Piano prevedeva di arrivare a un livello di finanziamento del SSN pari a 115,4 miliardi di euro nel 2016, salvo “eventuali modifiche che si rendessero necessarie in relazione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e a variazioni del quadro macroeconomico”. Ma il finanziamento (stanziamento iniziale al netto di tutte le manovre intervenute successivamente) si è fermato a circa 111 miliardi.
Oltre 100 gli adempimenti da portare a termine nel trienno, tra questi l’aggiornamento dei Lea, l’aggiornamento dei nomenclatori delle protesi, il programma annuale di umanizzazione delle cure, definizione dei requisiti per gli ospedali di comunità.
Le Intese e gli Accordi precedenti
Triennio 2010-2012
Intesa 3 dicembre 2009, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente il nuovo Patto per la Salute per gli anni 2010-2012.
Triennio 2007-2009
Intesa 5 ottobre 2006, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano concernente un nuovo Patto per la Salute.
Triennio 2005-2007
Intesa 23 marzo 2005, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003 n. 131, in attuazione dell'art. 1, comma 173, della Legge 30 dicembre 2004, n.311, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano
Triennio 2002-2004 e adeguamento 2001
Accordo tra Governo, Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano dell'8 agosto 2001recante integrazioni e modifiche agli accordi sanciti il 3 agosto 2000 e il 22 marzo 2001 in materia sanitaria.