adnkronos.com
'Mento asburgico' dei reali colpa delle nozze fra consanguinei
MEDICINA Pubblicato il: 02/12/2019 20:06
King Charles II of Spain/Don Juan Carreño de Miranda
Il 'mento asburgico' caratteristico della dinastia asburgica dei re spagnoli e austriaci e delle loro mogli - testimoniato da tanti ritratti antichi - può essere attribuito alla pratica delle nozze tra consanguinei. Lo ha stabilito un nuovo studio pubblicato sugli 'Annals of Human Biology'. Il lavoro ha combinato la diagnosi delle deformità facciali fatta usando ritratti d'epoca, con l'analisi genetica del grado di correlazione dei soggetti, per determinare se esistesse un legame diretto.
Generazioni di matrimoni fra consanguinei assicurarono l'influenza della famiglia degli Asburgo in Europa per oltre 200 anni, ma portarono anche alla fine della dinastia, quando l'ultimo sovrano non fu in grado di produrre un erede. Tuttavia, fino ad ora nessuno studio aveva dimostrato che il celebre prognatismo noto come 'mento asburgico' fosse il risultato delle nozze fra consanguinei. "La dinastia degli Asburgo è stata una delle più influenti in Europa, ma è diventata famosa per" i matrimoni fra parenti, "una scelta che è stata all'origine della sua caduta finale. Nel nostro studio mostriamo per la prima volta che esiste una chiara relazione positiva tra consanguineità e mento asburgico", afferma il responsabile dello studio, Roman Vilas dell'Università di Santiago de Compostela.
I ricercatori hanno reclutato 10 chirurghi maxillo-facciali per diagnosticare la deformità facciale in 66 ritratti di 15 membri della dinastia degli Asburgo. Nonostante le differenze nello stile artistico, i ritratti sono tutti caratterizzati da un approccio realistico. Ai chirurghi è stato chiesto di individuare 11 caratteristiche del prognatismo mandibolare (il famoso mento asburgico), nonché sette caratteristiche di deficit mascellare, le più riconoscibili delle quali sono il labbro inferiore prominente e la punta nasale sporgente.
I ritratti studiati dai chirurghi sono conservati in alcuni dei più importanti musei d'arte del mondo, tra cui il Kunsthistorisches Museum di Vienna e il Museo del Prado a Madrid. I chirurghi hanno dato dei punteggi al grado di prognatismo mandibolare e alla carenza mascellare in ciascun membro della famiglia degli Asburgo studiato. Maria di Borgogna, che si sposò nel 1477, mostra il minimo grado di entrambi i tratti. Il prognatismo mandibolare fu più pronunciato in Filippo IV, re di Spagna e Portogallo dal 1621 al 1640. La carenza mascellare fu diagnosticata al massimo grado in cinque membri della famiglia: Massimiliano I (reggente dal 1493), sua figlia Margherita d'Austria, suo nipote Carlo I di Spagna, il pronipote di Carlo Filippo IV e l'ultimo della linea degli Asburgo, Carlo II.
Gli autori dello studio hanno rilevato una correlazione tra le due condizioni, suggerendo che il mento asburgico è in realtà caratterizzato da entrambe. Ma anche che questi aspetti condividono una base genetica comune. L'entità della consanguineità è stata calcolata a partire da un albero genealogico su larga scala, con oltre 6.000 individui appartenenti a più di 20 generazioni. È stata effettuata anche un'analisi per determinare se fosse collegata al grado di deformità facciale. Ebbene, i ricercatori hanno rilevato una forte relazione tra il grado di consanguineità e quello di prognatismo mandibolare. Anche la relazione con la carenza mascellare è stata rilevata, ma è risultata statisticamente significativa solo per due delle sette caratteristiche diagnosticate.
Le cause della relazione tra consanguineità e deformità facciale rimangono poco chiare, ma gli autori suggeriscono che l'effetto principale dei matrimoni tra parenti è proprio un aumento delle possibilità che la prole erediti forme identiche di un gene da entrambi i genitori. "Mentre il nostro studio si basa su personaggi storici, i matrimoni fra consanguinei sono ancora comuni in alcune regioni geografiche e tra alcuni gruppi religiosi ed etnici, quindi ancora oggi è importante indagare sui suoi effetti", afferma Vilas. "La dinastia degli Asburgo è una sorta di laboratorio umano per i ricercatori", conclude.