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Sclerosi multipla, riparate le lesioni nel cervello dei top
Grazie al trapianto di cellule, verso test sull'uomo

Lo studio rappresenta il culmine di oltre 15 anni di ricerche condotte nell'ateneo statunitense per comprendere il ruolo delle cellule della glia, fondamentali 'aiutanti' dei neuroni che vengono perse a causa della sclerosi multipla. La malattia autoimmunitaria colpisce in particolar modo un tipo di cellule gliali, i cosiddetti oligodendrociti, che formano la guaina mielinica che isola i prolungamenti dei neuroni favorendo la conduzione del segnale elettrico.
Per rimpiazzarle nei topi con sclerosi multipla, i ricercatori guidati dal neurologo Steve Goldman hanno trapiantato delle cellule umane progenitrici della glia, ottenute da cellule staminali coltivate in laboratorio. Una volta impiantate nel cervello malato, le cellule progenitrici sono migrate sulle lesioni, si sono differenziate in oligodendrociti e hanno riparato la guaina mielinica danneggiata. Questo processo ha permesso di ripristinare anche la funzione motoria degli animali.