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Endoscopio monouso per bimba immunodepressa, prima mondiale al Gemelli
SANITÀ Pubblicato il: 27/06/2020 21:40
Questa patologia espone la piccola a un altissimo rischio di infezioni. Mentre era in attesa di un trapianto di cellule staminali emopoietiche (trapianto di midollo), la paziente aveva sviluppato una colangite sclerosante primitiva (una malattia delle vie biliari che fanno confluire la bile dal fegato alla colecisti e quindi al duodeno) e un restringimento dello sfintere biliare, da trattare mediante sfinterotomia biliare mediante procedura Cpre (Colangio pancreatografia retrograda endoscopica), cioè un’incisione del punto di sbocco delle vie biliari nel duodeno, che si effettua in endoscopia.
Si tratta di un intervento delicato, ma necessario per prevenire il ristagno di bile nelle vie biliari e dunque una loro possibile infezione (colangite), pericolosissima nella piccola immunodepressa. L’intervento endoscopico è stato effettuato all’inizio di questo mese e la piccola, assistita in collaborazione con i medici dell'unità di oncologia pediatrica del Gemelli, è stata dimessa in ottime condizioni 48 ore dopo il trattamento.
"Finora il duodenoscopio monouso Exalt – spiega Guido Costamagna – è stato utilizzato solo su pazienti adulti. Al Gemelli lo abbiamo a disposizione dallo scorso mese di marzo e lo abbiamo utilizzato per trattare due pazienti Covid-19 positivi, nel pieno dell'emergenza pandemica. Per la prima volta al mondo, abbiamo utilizzato questo endoscopio monouso su una bambina di 7 anni, di appena 24 chili di peso. Il duodenoscopio monouso - aggiunge Costamagna - rappresenta uno strumento, ancora costoso, ma sicuramente molto utile in casi selezionati, quali i pazienti immunodepressi. In base alla nostra esperienza, il duodenoscopio Exalt può essere impiegato in sicurezza anche in piccoli pazienti pediatrici".