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Primo 'pianto' in provetta da ghiandole lacrimali coltivate
Aiuterà a sviluppare terapie per disturbi come l'occhio secco
Redazione ANSA 16 marzo 2021 :34
“La sfida è stata quella di indurre gli organoidi a piangere, dato che questo è il tratto distintivo delle ghiandole lacrimali”, spiega Marie Bannier-Hélaouet dell'Hubrecht Institute. “Abbiamo dovuto modificare il cocktail dei fattori di crescita in cui sono coltivati gli organoidi in modo da far maturare le cellule come quelle delle nostre ghiandole lacrimali capaci di piangere”.
Quando i ricercatori hanno somministrato noradrenalina, il neurotrasmettitore che scatena il pianto, gli organoidi in provetta si sono gonfiati come palloncini, per effetto delle lacrime prodotte e riversate nel loro lume interno.
Le ghiandole lacrimali in provetta sono composte per ora da un solo tipo di cellule (quelle duttali), ma in futuro potranno essere perfezionate integrando anche altri tipi cellulari, illustrati in una sorta di 'atlante' che i ricercatori hanno realizzato sequenziando l'mRna di ogni singola cellula presente nelle ghiandole lacrimali umane: grazie alle informazioni così ottenute è stato possibile identificare nuove componenti delle lacrime che aiutano a proteggere gli occhi dalle infezioni.
Per valutare il potenziale uso di questi organoidi nel campo della medicina rigenerativa, i ricercatori li hanno trapiantati nelle ghiandole lacrimali di topo: dopo due settimane, le cellule umane avevano formato strutture simili ai dotti lacrimali che hanno resistito per due mesi e che contenevano proteine tipiche delle lacrime.
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Exploring the human lacrimal gland using organoids and single-cell sequencing https://www.cell.com/cell-stem-cell/fulltext/S1934-5909(21)00075-8 |