Fonte NEGRINEWS 174
SALUTE E INTERNET
Come verificare la qualità delle informazioni mediche
Sempre più italiani ricercano informazioni in Internet riguardo a patologie di cui soffrono loro stessi o i loro cari, ai farmaci da assumere, alle strutture dove eseguire una prestazione sanitaria. Il ruolo dei social nell’alimentare la diffusione del fenomeno non privo di rischi come dimostrano le bufale pseudoscientifiche e gli atteggiamenti di chi considera una mera opzione la differenza tra ciò che è vero e ciò che non lo è. Un decalogo per aiutare a muoversi con cognizione di causa nel riconoscere la fondatezza o meno dal punto di vista medico-scientifico di quello che circola in Rete.
La ricerca di informazioni mediche in Internet è una pratica sempre più diffusa tra i cittadini italiani. GFK stimava (maggio 2016) in oltre 11,5 milioni di italiani (corrispondente al 25% della popolazione adulta) la quota di coloro che si affidano alla Rete per cercare informazioni sulle patologie di cui loro stessi o i loro cari soffrono, sui farmaci da assumere o sui centri dove eseguire una prestazione sanitaria. Per certe patologie croniche come il diabete la percentuale sale al 74% (indagine di Medipragma). I social media assumono poi un ruolo importante nella ricerca delle informazioni se (indagine Medipragma) ad essi si affida circa un paziente diabetico su due. I social media hanno contribuito ad alimentare il fenomeno diffondendo in maniera virale bufale pseudoscientifiche come quelle che mettono in relazione le vaccinazioni infantili con gli episodi di autismo (smontate a più riprese dalla letteratura scientifica). L’Oxford Dictionary ha coniato il nuovo termine ‘post-truth’ (in italiano ‘post-verità’) per descrivere l’atteggiamento di chi considera alla stregua di una mera opzione la differenza tra ciò che è vero e ciò che non lo è, e spaccia argomenti sensati o meno a seconda dei propri fini e dei propri interessi del momento, senza preoccuparsi di effettuare una verifica. Come riconoscere quindi un’informazione medico/sanitaria affidabile reperita in Internet o sui social media da una potenzialmente falsa o infondata?
Dieci regole che possono aiutare
Il seguente decalogo (peraltro applicabile quasi per intero anche a informazioni ottenute attraverso la stampa tradizionale e la TV) può aiutare.
1 Controllare che l’autore dell’articolo che si sta leggendo sia correttamente e completamente indicato. Diffidare delle fonti anonime.
2 Verificare le credenziali di chi scrive, informandosi su dove lavora, cos’altro ha scritto su quegli stessi argomenti, sulla sua reputazione/autorevolezza e su quelle della sua struttura.
3 Non fermarsi al primo articolo individuato al termine di una ricerca in Internet ma abituarsi a confrontare quanto letto con altre fonti per cercare conferme.
4 Verificare che quanto indicato nell’articolo non sia frutto di opinioni personali ma che sia accompagnato da riferimenti bibliografici (per es. degli articoli scientifici a cui l’autore si è ispirato).
5 Verificare che esistano dei link (a cominciare da quelli che rimandano alle fonti indicati nel punto precedente) dove il lettore abbia la possibilità di approfondire quanto letto e/o verificarne la veridicità.
6 Verificare se esistono dei conflitti di interesse tra quanto indicato nell’articolo e l’autore o il proprietario del sito web che lo ospita (può essere d’aiuto in proposito il bottone “About us”).
Meglio affidarsi a siti web indipendenti che non ricevono finanziamenti da aziende con interessi nel campo della salute. Se questo avviene, deve essere adeguatamente
indicato per consentire al lettore di “pesare” opportunamente quanto sta leggendo.
7 Verificare che sia presente una data di pubblicazione e/o modifica che aiuti a contestualizzare temporalmente quanto esplicitato nell’articolo.
8 Verificare che le informazioni contenute siano frutto di diversi punti di vista e che valutino i pro e i contro dei rimedi suggeriti.
9 Verificare la presenza di un indirizzo di posta elettronica o di altri strumenti di comunicazione per contattare l’autore o il proprietario del sito web al fine di
ottenere eventuali chiarimenti/approfondimenti.
10 Nel caso in cui il sito web preveda la gestione dei commenti da parte dei lettori, sincerarsi che le norme che regolano la privacy siano correttamente applicate.
Una versione online del decalogo è disponibile al seguente link http://www.partecipasalute.it/cms_2/node/18 .
Al di là dei consigli, buon senso e spiccato spirito critico dovrebbero sempre accompagnare il lettore nella ricerca delle informazioni sanitarie in Internet per evitare, ad esempio, di mettere sullo stesso piano la credibilità di un blog parascientifico e quella di una fonte accreditata.
EUGENIO SANTORO