"I dati confermano la validità di eltrombopag come opzione terapeutica importante che, aumentando spesso la conta piastrinica, ha ridotto in modo significativo i tassi di sanguinamento e ridotto la necessità di terapie concomitanti in alcuni pazienti con trombocitopenia immune cronica/persistente" afferma James B. Bussel, professore emerito di pediatria presso la Weill Cornell Medicine di New York, in un comunicato stampa. "Con queste informazioni, i medici possono ottimizzare meglio la gestione a lungo termine della malattia per i pazienti appropriati che convivono con questa malattia cronica".
   Il trattamento per la trombocitopenia immune viene personalizzato in base alla conta piastrinica e alla frequenza dei sanguinamenti. Eltrombopag, un recettore della trombopoietina attivo per via orale, è approvato per i pazienti di età superiore a un anno.

   Studi precedenti controllati con placebo della durata di 6 settimane e 6 mesi hanno dimostrato che eltrombopag ha ridotto i sanguinamenti e aumentato le piastrine fino all'80% dei pazienti affetti da trombocitopenia trattati in precedenza. Tuttavia, il farmaco può avere effetti collaterali gravi.

   Nello studio EXTEND, un’estensione in aperto di quattro studi in cui si è testato eltrombopag per il trattamento della trombocitopenia immune, si sono valutate la sicurezza e l'efficacia a lungo termine del farmaco.

   I ricercatori hanno arruolato 302 pazienti affetti da trombocitopenia diagnosticata da almeno 6 mesi, che avevano mostrato una risposta insufficiente ad almeno una terapia precedente e avevano una conta piastrinica inferiore a 30 × 109/l.

   Lo studio si è articolato in quattro fasi. Nella prima, i pazienti sono stati trattati con 50 mg una volta al giorno. Le dosi successive sono state adattate in modo da aumentare il conteggio delle piastrine ad almeno 100 × 109/l. Nella seconda fase, si è ridotto o sospeso l'uso di farmaci concomitanti per la trombocitopenia immune, mantenendo una conta piastrinica di almeno 50 × 109/l con eltrombopag. Nella terza fase, si è aggiustata la dose di eltrombopag per trovare la quantità minima necessaria per mantenere una conta piastrinica di almeno 50 × 109/l in aggiunta a una terapia concomitante per la trombocitopenia immune. Infine, nella quarta fase, i ricercatori hanno valutato l'efficacia e la sicurezza di eltrombopag alla dose minima efficace, con o senza la dose minima di qualsiasi farmaco concomitante, che permetteva di mantenere una conta piastrinica di almeno 50 × 109/l.

    Gli endpoint primari erano i risultati dei test clinici di laboratorio, degli esami oculari e la frequenza degli eventi avversi. Tra gli endpoint secondari, invece, figuravano il numero di pazienti con soglie di conte piastrine di 50 × × 109/l e 30 × 109/l durante la terapia, la durata massima continuativa della conta piastrinica aumentata a 50 × × 109/l o 30 × 109/l; la riduzione o il risparmio di terapie concomitanti mantenendo il conteggio piastrinico di 50 × 109/l e l’incidenza e gravità dei sintomi associati alla malattia utilizzando la scala dei sanguinamenti dell’OMS e l’ITP Bleeding Score.

   Il 45% dei pazienti arruolati (135) ha completato lo studio; di questi, il 59% è stato trattato per almeno 2 anni e il 35% per almeno 3 anni. Il 14% si è ritirato dallo studio a causa di eventi avversi e l'11% a causa della mancanza di efficacia del trattamento.

   La durata mediana del trattamento con eltrombopag è stata di 2,37 anni (range: 2 giorni-8,76 anni).

   Dopo 2 settimane, le conte piastriniche mediane sono salite ad almeno 50 × 109/l e si sono mantenute su quei valori per tutto il periodo di trattamento.

   Complessivamente, 259 pazienti hanno raggiunto una conta piastrinica di 50 × 109/l almeno una volta senza trattamento di salvataggio. Inoltre, 133 su 257 hanno raggiunto una conta piastrinica continuativa per almeno 25 settimane.

   I pazienti con una conta piastrinica inferiore a 15 × 109/l, quelli sottoposti a più terapie precedenti e quelli sottoposti a splenectomia tendevano ad avere tassi di risposta più bassi.

   Dei 101 pazienti trattati con una terapia concomitante per la trombocitopenia immune 34 hanno interrotto uno o più farmaci.

   I sintomi di sanguinamento secondo la scala dell'OMS sono diminuiti, passando dal 57% al basale al 16% dopo un anno e i tassi di sanguinamento sono diminuiti sia tra i pazienti splenectomizzati sia tra quelli non splenectomizzati. I ricercatori hanno osservato un sanguinamento di grado 3 in 19 pazienti e un sanguinamento di grado 4 in un solo paziente.

   Circa un quarto dei partecipanti (il 26%) ha manifestato effetti avversi di grado 3 e il 6% effetti avversi di grado 4.

   Gli eventi avversi più comuni sono stati eventi avversi epatobiliari (n = 7), cataratta (n = 4), trombosi venosa profonda (n = 3), infarto cerebrale (n = 2), cefalea (n = 2) e mielofibrosi (n = 2). Gli eventi tromboembolici hanno avuto un’incidenza del 6% e quelli epatobiliari un’incidenza del 15%, ma in entrambi i casi la loro incidenza non è aumentata con la durata del trattamento oltre l’anno.

   R.S.M. Wong, et al. Safety and efficacy of long-term treatment of chronic/persistent ITP with eltrombopag: final results of the EXTEND study. Blood. 2017;doi:10.1182/blood-2017-04-748707.
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