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Medici senza frontiere chiede di tagliare i costi del nuovo farmaco anti tubercolosi
"La casa farmaceutica Johnson and Johnson consenta di salvare più vite"
Redazione ANSA ROMA 23 ottobre 2018 16:50
L'azienda farmaceutica ha recentemente annunciato una riduzione del prezzo della bedaquilina in alcuni Paesi, ma ciò ancora non consente di rendere il farmaco accessibile in Paesi duramente colpiti dall'epidemia: il prezzo di 400 dollari per sei mesi di trattamento è ancora troppo alto - afferma Msf in una nota - perché alcuni pazienti hanno bisogno del farmaco per molto più tempo, il che fa aumentare ancora di più i costi.
"J&J ha ricevuto cospicui fondi dai contribuenti del governo degli Stati Uniti e dagli altri governi per lo sviluppo della bedaquilina - dicono da Medici senza frontiere - e quindi ha la responsabilità di assicurarsi che le persone abbiano un ritorno da questo investimento, rendendo il farmaco accessibile per chi ne ha bisogno". Per questo "Msf chiede alla J&J di rilasciare una licenza non esclusiva alla Medicines Patent Pool per consentire la competizione tra produttori generici e un conseguente abbassamento dei prezzi".
Si stima che circa 558.000 persone abbiano sviluppato la DR-TB nel corso del 2017, ma solo il 25% dei casi ha ricevuto un trattamento specifico. I trattamenti standard in uso nella maggior parte dei Paesi (diversi da quelli innovativi) richiedono ai pazienti di prendere fino a 14.000 pillole per circa due anni, includono fino a otto mesi di dolorose iniezioni giornaliere e causano gravi effetti collaterali. Il tasso di guarigione è solo del 55%.
In agosto l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha raccomandato di espandere l'uso della bedaquilina (prodotta da J&J), di farlo diventare il principale farmaco per il trattamento della DR-TB. (ANSA).