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biosimilari

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  • pharmastar.it

    Equivalenza terapeutica: è possibile un equilibrio tra diritto, scienza e spesa sanitaria?

    Martedi 13 Aprile 2021  Redazione

    L’equivalenza terapeutica continua a far discutere. Le norme attuali, nel prevedere la possibilità di dichiarare equivalenti farmaci aventi principi attivi diversi, per metterli in gara tra loro, sono state introdotte con il principale scopo di contenere la spesa farmaceutica.

    Nell’incontro organizzato pochi giorni fa da The European House – Ambrosetti in collaborazione con la Camera degli Avvocati Amministrativisti, il sostegno dell’Italian American Pharmaceutical Group (IAPG) e del Gruppo Europeo e Nipponico di Farmindustria, sono emerse le criticità dell’attuale assetto normativo che regola la valutazione dell’equivalenza terapeutica di farmaci contenenti principi attivi diversi. È stata ribadita l’importanza di adottare criteri scientifici rigorosi e regole procedurali più trasparenti.


  • askanews.it

    Salute, gli italiani e la “passione” per i farmaci di marca

    L'ad di Teva Italia racconta il mercato italiano degli equivalenti

    Lunedì 22 giugno 2020 - 16:44
    Salute, gli italiani e la “passione” per i farmaci di marca

    Milano, 22 giu. (askanews) – Il comparto farmaceutico è un comparto solido in Italia secondo Nomisma: nel rapporto 2019 per Assogenerici si legge che il valore della sua produzione ha superato i 31 miliardi di euro (stime relative al 2017). Nonostante ciò, il segmento dei farmaci equivalenti, che negli ultimi 10 anni ha registrato una crescita a volume a cui, tuttavia, non ha corrisposto una costante crescita in valore, non è ancora riuscito a sfruttare a pieno il suo potenziale, soprattutto se rapportato alle quote di mercato conquistate nel resto dei Paesi europei. Hubert Puech d’Alissac è amministratore delegato di Teva Italia, azienda leader a livello mondiale di farmaci equivalenti: dal suo osservatorio privilegiato l’assetto del nostro mercato appare “anomalo”. “In Europa – ci ha detto – il rapporto è 63% generici e il resto originatori. In Gran Bretagna e Germania siamo addirittura più vicini al 90-95% dei generici e il 10% originatori, in Italia invece siamo al 30 per i generici e 70% per gli originatori e questo è molto strano”.


  • aboutpharma.com

    In Italia la spesa out of pocket è la più alta d’Europa

    A dirlo è il rapporto "State of health in the Eu" della Commissione europea e dell'Oecd che fotografa lo stato di salute del nostro Paese. Ancora parecchi margini di miglioramento sul digitale e mercato dei generici


    cresce il debito, ma diventa più sostenibile

      In Italia la spesa out of pocket è la più alta dell’Ue con una media del 23,5% (2017) contro il 16% degli altri Stati membri. Dal 2009 al 2017 la crescita è stata del 2,5%. A dirlo è il rapporto “State of health in the Eu” della Commissione europea e dell’Oecd.

    Compartecipazione alla spesa

    In seguito alla crisi economica, la quota dei pagamenti a carico dei pazienti nella spesa sanitaria è passata dal 21 % del 2009 al 23,5 % del 2017, a causa dei crescenti obblighi di compartecipazione alle spese per molti servizi sanitari e farmaci in diverse regioni. Il grosso riguarda le spese ambulatoriali (comprese quelle odontoiatriche) ossia il 9,1%. I farmaci sono al 6,6% e l’assistenza residenziale è al 2,5%. Il ricovero è fermo all’1,3%. In Europa, invece, nella quota 16% troviamo un 5,5% per i farmaci e un 3,1% per le spese ambulatoriali. Separate qui le voci sull’odontoiatria che in Europa vale il 2,5% della spesa. Più indietro il ricovero che è all’1,4% e l’assistenza domiciliare al 2,4%.


  • aboutpharma.com

    Manovra, Aifa riaccende il dibattito sui farmaci biosimilari

    Fra i suggerimenti inviati dall’agenzia regolatoria al ministero della Salute, l’introduzione della sostituibilità automatica. Assobiotec: “Proposta irricevibile”. Italian biosimilars group: “Rischio boomerang”

    di Redazione Aboutpharma Online  18 ottobre 2019
    manovra

    L’Agenzia italiana del farmaco riaccende il dibattito sui biosimilari. Lo fa con una proposta rivolta al ministero della Salute, in vista della legge di Bilancio, per introdurre la sostituibilità automatica tra farmaco biologico di riferimento e un suo biosimilare. La richiesta è contenuta in un documento – trasmesso da via del Tritone il 26 settembre e anticipato nei giorni scorsi da QuotidianoSanità – dove l’Aifa suggerisce nero su bianco una serie di emendamenti per un totale di quattro interventi in materia di farmacia.


  • pharmastar.it

    Accordo Pfizer e Mylan, nasce un gigante nei farmaci generici e biosimilari

    Lunedi 29 Luglio 2019  Danilo Magliano

     E’ nata una nuova raltà leader al mondo nel settore dei farmaci a brevetto scaduto, generici e biosimilari. Sarà costituita dall’unione del business dei farmaci a brevetto scaduto di Pfizer con l’azienda farmaceutica Mylan.

    La maggioranza (57 per cento) della nuova società sarà di proprietà di Pfizer, il restante 43 per cento degli attuali azionisti di Mylan. Pfizer riceverà anche una somma vicino a $12bn come contropartita del debito di Mylan che confluirà nella nuova entità.

  • agenziafarmaco.gov.it

    Analisi di sicurezza AIFA sui medicinali biosimilari

    12/07/2019

    logo AIFAL’Agenzia Italiana del Farmaco pubblica il documento “Medicinali biosimilari – Analisi di sicurezza”. Si tratta di un’analisi condotta, utilizzando gli strumenti della farmacovigilanza, sui dati di efficacia terapeutica e sicurezza emersi dall’impiego nella pratica clinica dei medicinali biosimilari autorizzati e commercializzati in Italia.

    Il documento ha lo scopo di aiutare cittadini e operatori sanitari nell’utilizzo di tali medicinali, migliorando la comprensione sull’efficacia terapeutica e sulla possibilità di switch tra terapie con farmaci biologici, in modo da non perdere le opportunità che possono derivare dal loro impiego.


  • pharmastar.it

    Patologie immunologiche, disponibili in Italia due nuovi biosimilari

    Venerdi 31 Maggio 2019  Redazione

    Da oggi per i pazienti italiani sono disponibili due suoi nuovi farmaci biosimilari. Si tratta del biosimilare di adalimumab approvato per tutte le indicazioni del prodotto originatore tra cui artrite reumatoide, psoriasi a placche, malattia di Crohn e colite ulcerosa e del biosimilare di infliximab, autorizzato per tutte le indicazioni del farmaco di riferimento tra le quali artrite reumatoide, malattia di Crohn in forma pediatrica e non, colite ulcerosa in adulti e bambini, spondilite anchilosante, artrite psoriasica e psoriasi a placche. Lo ha annunciato oggi l’azienda Sandoz durante la due giorni “Value for the Future” organizzata a Roma dalla stessa azienda. 

  • pharmastar.it

    Biosimilari, al Ministero della Salute convegno su prospettive e opportunità

    Giovedi 30 Maggio 2019  Redazione

    Prospettive in chiaroscuro per il ruolo dei farmaci biosimilari nella sanita' italiana. Nel 2018 questi prodotti hanno coperto circa il 17% dei consumi nazionali di farmaci biologici, con una crescita di circa il 13% rispetto all'anno precedente. Una tendenza che secondo un'elaborazione del Centro studi Italian biosimilar group su dati Iqvia, fa prevedere per il quinquennio 2017-2022 una riduzione della spesa farmaceutica in questo settore che potrebbe avvicinarsi al mezzo miliardo di euro con importanti e positive ricadute sul fronte della sostenibilita' della spesa sanitaria e dell'impiego delle risorse nell'innovazione. 

  • leggpharmastar.it

    Generici e biosimilari, Parlamento UE approva l'SPC Waiver, una legge che favorisce export nei Paesi a tutela brevettuale scaduta

    Giovedi 18 Aprile 2019 

        Il Parlamento Europeo riunito stamattina a Strasburgo in sessione plenaria ha dato il via libera definitivo al Regolamento europeo sull'SPC manufacturing Waiver, destinato a rappresentare un punto di svolta fondamentale per il comparto dei produttori di generici  e biosimilari

        L’introduzione dell’SPC Waiver rappresenta il primo caso in Europa in cui si è riaperta una legislazione sulla proprietà intellettuale al fine di modificarla a favore dell’industria manifatturiera europea: la normativa consentirà infatti ai produttori di generici e biosimilari con sede nell’UE, di produrre durante la vigenza del certificato di protezione supplementare (Supplementary Protection Cerificate - SPC), una versione generica o biosimilare di un medicinale ancora protetto da SPC esclusivamente allo scopo di esportare in un mercato extra-UE dove il brevetto è scaduto o non è mai esistito o di stoccarlo per immetterlo in commercio il giorno dopo la scadenza brevettuale in UE. 

  • aboutpharma.com

    Biosimilari in Europa, ecco le richieste dell’associazione di settore

    Promuovere politiche di mercato competitive e sostenibili, armonizzare le regole, migliorare l'accesso ai farmaci. Ecco i punti fondamentali del manifesto #Together4Health di Medicines for Europe in vista del voto parlamentare di fine maggio

    di Redazione Aboutpharma Online 15 aprile 2019

    L’associazione Medicines for Europe che mette insieme i produttori di biosimilari in Europa avanza richieste specifiche in vista delle elezioni europee di fine maggio.

    Nuove politiche

    Le richieste sono precise. Innanzi tutto promuovere politiche di mercato competitive e sostenibili e valutare la coerenza del quadro regolatorio attuale puntando ad una armonizzazione regolatoria globale a vantaggio della salute pubblica e dei singoli pazienti. In secondo luogo rafforzare l’ecosistema produttivo farmaceutico europeo sfruttando la leadership già consolidata in tecnologie e ricerca e creando condizioni di parità tra aziende Ue ed extra-Ue. Infine è necessario massimizzare la collaborazione con la comunità sanitaria per garantire l’accessi tempestivo dei pazienti ai trattamenti farmaceutici di cui necessitano e la sostenibilità dei sistemi sanitari.