Si è tenuto a Torino il corso "
Pratiche di Health technology assessment per il farmacista ospedaliero", un evento di formazione organizzato dal Laboratorio HTA della SIFO, con il coordinamento scientifico di
Francesco Cattel, segretario nazionale della Società.
Erano presenti farmacisti ospedalieri da tutta Italia, riuniti per acquisire strumenti tecnici e professionali in grado di supportarli nella valutazione delle tecnologie per la salute durante tutto il ciclo di vita del device, assicurando così competenze per adottare decisioni di investimento e gestione.
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Sanità e Politica
Malattie rare, serve un tavolo istituzionale sull’Hta dei “piccoli numeri”
A chiederlo è l’Osservatorio farmaci orfani (Ossfor) in un position paper presentato al Senato. C’è ancora poco consenso su come applicare le metodologie di Health technology assessment alle terapie che riguardano “pochi” pazienti. L’auspicio è integrare la nuova governance con una raccomandazione ad hoc
di Redazione Aboutpharma Online 7 maggio 2019
Non può esserci una nuova governance farmaceutica senza una riflessione approfondita sulle malattie rare. Se è vero che un equilibrio tra l’innovazione terapeutica e i conti del Servizio sanitario nazionale (Ssn) va ricercato grazie alle valutazioni di Health technology assessment (Hta), occorre approfondire come questo approccio possa essere applicato ai “piccoli numeri” dei farmaci orfani. Per farlo, il ministero della Salute dovrebbe istituire un tavolo tecnico multidisciplinare, con l’obiettivo di produrre una raccomandazione da integrare nella nuova governance. È l’appello che arriva da un position paper dell’Osservatorio farmaci orfani (Ossfor) presentato oggi al Senato. Ossfor è frutto di una joint venture tra l’Osservatorio malattie rare (Omar) e il Consorzio Crea Sanità dell’Università di Roma Tor Vergata.
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Cosa è davvero importante per i pazienti?
I Patient reported outcome (Pro7h4), e i questionari per misurarli (Prom), consentono di raccogliere in modo standardizzato l’opinione delle persone trattate, ma servono politiche di aggiornamento
di Francesca Sofia, Science Compass 24 aprile 2019

Ultimamente, la domanda che ricorre maggiormente in tutti o quasi i contesti in cui si discute di sistema salute, di ricerca e sviluppo, di efficacia della cura e qualità di vita, riguarda le preferenze dei pazienti e come integrarle nei processi per migliorare gli esiti terapeutici.
Come menzionato in un articolo precedente, i Patient reported outcome (Pro), e i questionari per misurarli (Prom), sono strumenti nati con questa finalità e consentono di raccogliere in modo standardizzato l’opinione dei pazienti.
- Autore: Redazione, 19 Aprile 2019
Su iniziativa della Senatrice Paola Binetti in collaborazione con OSSFOR, martedì 7 Maggio 2019, dalle ore 15,30 alle 16,30 presso la Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama (Piazza Madama, 11 – Roma) si terrà la conferenza stampa “Farmaci orfani e malattie rare: luci ed ombre nell’applicazione dell’hta nei piccoli numeri”.
In letteratura si osserva un crescente consenso verso la richiesta di un maggiore utilizzo dell’Health Technology Assessment (HTA) nel campo dei farmaci orfani (FO) e, in generale delle tecnologie per le malattie rare. Il dibattito in tema di applicazione dell’HTA, pur se sviluppato, rimane peraltro non conclusivo, in ragione della complessità delle questioni affrontate: le indicazioni emergenti spesso non sono “specifiche” e comunque non sempre scevre di problematiche anche etiche.
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Legal & Regulatory
L’Europa deve colmare il buco normativo sul patient engagement
Qualcosa si muove nelle istituzioni dell'Ue, ma c'è ancora tanto da fare. Sicuramente con l'approssimarsi delle elezioni europee il tema tornerà al centro dei tavoli di confronti. Dal numero 166 del magazine
di Vincenzo Salvatore, Università degli Studi dell’Insubria, Leader Focus team healthcare e Life sciences studio legale BonelliErede 6 marzo 2019 
Fra i diversi portatori di interessi qualificati (stakeholder) nel perseguimento delle politiche connesse al miglioramento della salute pubblica in ambito europeo, i pazienti non rappresentano solo i principali destinatari e i soggetti maggiormente meritevoli di tutela nel contemperamento dei diversi interessi in gioco, ma rivestono altresì un ruolo di grande valenza nel fornire alle autorità regolatorie, agli enti competenti alla valutazione delle tecnologie sanitarie (Hta) e al legislatore informazioni provenienti dal mondo reale relativi alla sicurezza e all’efficacia dei farmaci nonché alla rispondenza ovvero all’adeguatezza delle soluzioni terapeutiche disponibili (o meno) sul mercato.
Fonte aboutpharma.com
L’Istituto superiore di sanità si riorganizza. Nasce anche il Centro nazionale per l’Hta
Presentato oggi a Roma il nuovo assetto dell’Iss. Ricciardi: “Nel 2017 cinque milioni in più per la ricerca”. Focus su innovazione e sostenibilità. Si rafforza l'impegno per la prevenzione delle malattie e contro le dipendenze. Al via il "Grant Office” per orientare i ricercatori tra bandi e brevetti
di Marcello Longo 7 febbraio 2017
L’Istituto superiore di sanità (Iss) si riorganizza. Per dare impulso alla ricerca, rafforzare l’impegno nelle attività di studio, sorveglianza e prevenzione, ma anche per supportare con autorevolezza le decisioni di politica sanitaria, in particolare sul fronte dell’innovazione e della sostenibilità. E’ questo, in sintesi, il senso del “restyling” dell’Iss – presentato oggi alla stampa dai vertici dell’istituto – che prevede una nuova distribuzione delle funzioni in 6 dipartimenti, 16 centri nazionali, due centri di riferimento (medicina di genere e salute mentale) e un organismo notificato (per le certificazioni CE dei dispositivi).