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malattie neurologiche

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  • pharmastar.it

    Epilessia, l'uso di alcuni anticonvulsivanti impone un monitoraggio dei livelli di vitamina D e l'uso di integratori

    Un farmaco anticonvulsivante ampiamente usato, la carbamazepina, appare associato a livelli ridotti di 25-idrossivitamina D (25OHD), secondo nuovi dati pubblicati su "Epilepsy Research".

    Domenica 19 Dicembre 2021  Redazione

    Un farmaco anticonvulsivante ampiamente usato, la carbamazepina, appare associato a livelli ridotti di 25-idrossivitamina D (25OHD), secondo nuovi dati pubblicati su “Epilepsy Research”.

    I risultati di un'ampia meta-analisi hanno mostrato che coloro che i pazienti che assumevano carbamazepina avevano livelli significativamente più bassi di 25OHD rispetto ai controlli – ovvero coloro che erano trattati con un antiepilettico non induttore di enzimi oppure individui sani che non assumevano un antiepilettico – con una differenza media ponderata di 4,00 ng/mL.


  • ansa.it

    Scoperta la causa di una specifica forma di autismo

    Colpa di troppe sinapsi nei neuroniRedazione ANSA ROMA 

    28 ottobre 2021 10:46
     © ANSA


  • ansa.it

    Epilessia: cellule come 'micro-software' per prevedere crisi

    Approccio alternativo da studio guidato da Università di Ferrara

    Redazione ANSA BOLOGNA 10 marzo 2021 18:26 
     © ANSA

     (ANSA) - BOLOGNA, 10 MAR - Cellule ingegnerizzate come 'micro-software' per tentare di prevedere e bloccare le crisi epilettiche, manifestazione clinica più debilitante e pericolosa dell'epilessia. È un nuovo approccio suggerito da un team internazionale di ricercatori coordinato dall'Università di Ferrara nell'ambito del progetto 'Prime' (Personalised living cell synthetic computing circuit for sensing and treating neurodegenerative disorders) finanziato dalla Commissione europea.

  • pharmastar.it

    Miglioramenti inattesi nel controllo delle crisi epilettiche in pazienti farmacoresistenti. Quali strategie?

    Domenica 21 Febbraio 2021  Arturo Zenorini

    L’epilessia farmacoresistente (DRE) si presenta in circa un terzo dei pazienti. Una recente analisi retrospettiva nel “mondo reale” – pubblicata su “Seizure” – si è focalizzata su pazienti inaspettatamente responsivi ai farmaci anti-crisi (ASM). È emerso che uno switch tra diversi ASM e una politerapia razionale possono migliorare gli esiti.

    «Lo scopo di questo studio» spiegano i ricercatori, scritto da Patrick B. Moloney e Daniel J. Costello, entrambi dell’Ospedale Universitario di Cork (Irlanda) «era di determinare se i responder inaspettati all’ASM avessero caratteristiche cliniche distintive rispetto ai non responder persistenti in una coorte di pazienti adulti tuttora con DRE».


  • pharmastar.it

    Sclerosi multipla, gli effetti positivi di dalfampridina non si limitano alla capacità del cammino

    Sabato 20 Febbraio 2021  Arturo Zenorini

    Una meta-analisi di studi randomizzati controllati (RCT) – pubblicata su “Orphanet Journal of Rare Diseases” - ha mostrato che, nei pazienti affetti da sclerosi multipla (SM), la dalfampridina ha un effetto positivo sulla capacità del cammino percepita e oggettivamente misurata, sull'uso delle mani e sulle funzioni mentali.

    Con un'incidenza leggermente più elevata di eventi avversi, specificano gli autori guidati da Enyao Zhang, del Primo Ospedale Universitario di Pechno, la dalfampridina richiede la somministrazione sotto la guida di un medico o di un farmacista.


  • pharmastar.it

    Sclerosi multipla, benefici a lungo termine dal trapianto di cellule staminali. Studio italiano su "Neurology"

    Sabato 30 Gennaio 2021 Redazione
    -

    Secondo nuovi dati pubblicati su “Neurology”, i benefici del trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche (AHSCT) per i pazienti con sclerosi multipla (SM) persistono per più di 10 anni nella maggior parte dei casi.

    Lo studio si riferisce a 210 pazienti italiani che sono stati sottoposti ad AHSCT tra il 2007 e il 2019. Tra l'intera coorte di studio, il 79,5% dei pazienti non aveva sperimentato un peggioramento della disabilità a 5 anni e il 65,5% non l'aveva sperimentata a 10 anni.

    I pazienti con SM recidivante-remittente hanno avuto risultati migliori, con l'85,5% che non ha riscontrato un peggioramento della disabilità a 5 anni e il 71,3% a 10 anni. Tra i pazienti con SM progressiva, il 71,0% non ha mostrato alcun peggioramento della disabilità a 5 anni e il 57,2% a 10 anni.


  • ansa.it

    Covid, gli effetti sul cervello, 300 studi mettono in allarme

    Il neurochirurgo Maira, "dalla perdita di memoria agli ictus e in rari casi attacchi epilettici"

    Redazione ANSA ROMA 22 gennaio 2021 10:38 
    Covid e cervello, 300 studi mettono in allarme © Ansa

       Il cervello può essere bersaglio della malattia Covid-19. A dimostrarlo sono circa 300 studi scientifici che riportano sintomi neurologici collegati all'infezione da Sars Cov-2, che vanno dalla cefalea e la mancanza di olfatto a perdite di memoria fino a ictus, micro ischemie e in rari casi attacchi epilettici. A fare il punto è Giulio Maira, neurochirurgo di fama mondiale e già ordinario di Neurochirurgia all'Università Cattolica, che mette in guardia i colleghi: "E' importante non sottovalutare questo aspetto".


  • aboutpharma.com

    Restituire voce e dignità ai pazienti epilettici: dall’Italia a tutto il mondo

    Parla Francesca Sofia, neo eletta presidentessa dell'International Bureau of Epilepsy (IBE) che rilancia i temi dell'advocacy nell'approssimarsi della giornata mondiale dedicata alla patologia in programma il prossimo 8 febbraio

    Francesca Sofia è la presidentessa eletta dell’International Bureau for Epilepsy (IBE).

    Il mondo dell’epilessia parla italiano. Da dicembre scorso Francesca Sofia è la presidentessa eletta dell’International Bureau for Epilepsy (IBE). Già responsabile scientifico e consigliera della Federazione italiana Epilessia (FIE), nonché membro dal 2018 dell’European regional executive committee dello stesso IBE, Francesca Sofia è biologa molecolare specializzata in neuroscienze, economia e management sanitario e bioetica. Da alcuni anni è una patient advocate di livello internazionale ed è impegnatissima anche nella divulgazione (collabora con AboutPharma and Medical Devices sui temi del patient engagement). Nell’approssimarsi della giornata mondiale dell’epilessia, in programma il prossimo 8 febbraio, l’IBE ha organizzato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi denominata “50 milioni di passi” che simbolicamente conta e mette insieme i passi letteralmente compiuti in ogni modo da volontari, ricercatori e donatori.


  • ansa.it

    Cervello, scoperti i meccanismi che fanno amare il rischio VIDEO

    Visti nei malati di Parkinson. Aprono a cure personalizzate

    Redazione ANSA  14 gennaio 2021 15:20
    Individuati i neuron legati ai comportamenti rischiosi (fonte: Scuola Superiore Sant'Anna) © Ansa

    Identificati nel cervello i meccanismi che portano ad amare il rischio: scoperti nelle persone malate di Parkinson, potrebbero consentire di sviluppare terapie personalizzate per curare alcuni sintomi comportamentali della malattia, oltre a quelli motori. Il risultato, pubblicato sulla rivista Movement Disorders, si deve all'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e all'Azienda Ospedaliero Universitaria (Aou) di Careggi.


  • ansa.it

    Nel cervello il meccanismo che rende la paura contagiosa

    Legato ai circuiti dell’empatia

    Redazione ANSA 08 gennaio 2021 10:23
    Nel cervello il meccanismo che rende la paura contagiosa (fonte: Gerd Altmann da Pixabay) © Ansa

     Localizzato nel cervello il meccanismo che rende ‘contagiosa’ la paura: è condiviso da molte specie animali, compreso l’uomo. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Science dal gruppo dell’Università americana di Stanford coordinato da Monique Smith. Il risultato, osservano i ricercatori, è un passo in avanti verso la comprensione dei circuiti cerebrali dell’empatia e per capire quando l’empatia viene meno, come nel caso di alcune malattie psichiatriche.

  • pharmastar.it

    Sclerosi multipla, ogni anno in Italia oltre 3.400 nuovi casi. Un aiuto dalla telemedicina

    Lunedi 14 Dicembre 2020  Redazione

    La sclerosi multipla è una delle patologie infiammatorie, demielinizzanti e degenerative tra le più rilevanti. Ammontano ad oltre 122mila gli uomini e le donne colpiti solo nel nostro Paese e i nuovi casi anno sono più di 3.400. Una malattia invalidante, che presenta un alto impatto socio-sanitario tanto da costare all’intero sistema-paese più di 5 miliardi l’anno.

    Grazie alla ricerca medico-scientifica migliorano i livelli di cura dei pazienti e l’assistenza è garantita nonostante l’emergenza Covid-19. E’ quanto sostengono gli esperti italiani che hanno organizzato un media-tutorial on line dedicato alla patologia.


  • pharmastar.it

    Sclerosi multipla, dalle evidenze consolidate alle nuove opportunità d'uso dell'interferone beta 1a #SIN20

    Domenica 13 Dicembre 2020  Redazione

    È stato il primo farmaco ad essere stato approvato per il trattamento della sclerosi multipla (SM), eppure l’interferone-beta-1a (IFN ß-1a) sc rimane attuale per la sua versatilità d’uso e per le molteplici e nuove opportunità di impiego nel percorso terapeutico.  Di questi argomenti si è parlato in un simposio che si è svolto durante il recente congresso della Società Italiana di Neurologia (SIN 2020).

    «Nelle relazioni» premette la Prof.ssa Maria Pia Amato, dell’Università degli Studi di Firenze, comoderatrice del simposio, insieme alla Prof.ssa Simona Bonavita, dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” di Napoli, «si tratterà il meccanismo d’azione dell’IFN ß-1a, con un focus sulla sua attività antivirale, nota da tempo ma quanto mai rilevante nell'attuale situazione pandemica. Si svolgerà poi un “viaggio del paziente” attraverso  l'esposizione di casi clinici, analizzando le tappe principali dell’esperienza di malattia e affrontando temi importanti come quelli del family planning e delle possibilità d’uso in età pediatrica adolescenziale e nel paziente anziano fragile».


  • ansa.it

    Sclerosi multipla:cellule retina bloccano neurodegenerazione

    Studio Fondazione Bietti e Università di Tor Vergata

    Redazione ANSA ROMA 23 novembre 2020 19:04

  • ansa.it

    Scoperte cellule immunitarie che riparano le fibre nervose

    Viste nei topi, utili per future terapie

    Redazione ANSA 27 ottobre 2020 10:52 
    Globuli bianchi (fonte: Needpix) © Ansa

     Scoperta una nuova classe di cellule immunitarie, specializzate nel riparare le fibre nervose danneggiate da malattie neurologiche, come sclerosi multipla e sclerosi laterale amiotrofica (Sla), e da lesioni. Le cellule riparatrici sono state individuate nei topi nella ricerca condotta dall'Università del Michigan e dall'Università du Stato dell'Ohio e pubblicata sulla rivista Nature Immunology. Sebbene la scoperta sia avvenuta nei topi, secondo i ricercatori potrebbe essere il primo passo per andare a cercare cellule analoghe nell'uomo, aprendo in questo modo la strada a future terapie.
  • pharmastar.it

    Sindrome di Dravet e di Lennox-Gastaut, il cannabidiolo riduce crisi epilettiche di oltre il 50%

    Giovedi 1 Ottobre 2020  Redazione

    Il cannabidiolo puro, uno dei tanti componenti della cannabis, riduce i la frequenza delle crisi epilettiche fino al 54% nei pazienti affetti da sindrome di Dravet o di Lennox-Gastaut con epilessia farmaco-resistente, e il suo effetto è riscontrabile anche nel lungo periodo. È quanto emerso nel corso della giornata di apertura del 43° Congresso Nazionale della Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE).

  • adnkronos.com

    Si sveglia dopo ictus con cadenza slava, primo caso in Italia

    E' la sindrome da accento straniero, rarissima per il tipo di caratteristiche

     MEDICINA Pubblicato il: 17/07/2020 12:52
    Si sveglia dopo ictus con cadenza slava, primo caso in Italia Si sveglia dopo ictus e ha una cadenza slava. E' accaduto a un 50enne italiano ed è il primo caso nel nostro Paese. Sembrava un ictus come tanti, in Italia se ne contano circa 200mila l’anno, quello occorso all'uomo circa tre anni fa e studiato dal team guidato da Konstantinos Priftis del dipartimento di Psicologia Generale dell'Università di Padova, insieme con i colleghi dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che lo descrivono in uno studio pubblicato su 'Cortex'.

    "In tutta la letteratura medica sull’argomento, dal 1800 a oggi, su 115 casi si contano 112 pazienti con lesione all’emisfero cerebrale sinistro e insorgenza di sindrome da accento straniero al risveglio - ricorda l'Università di Padova - Mentre sono solo 3 le persone colpite da ictus all’emisfero cerebrale destro sempre con sindrome da accento straniero al risveglio: quello recentemente pubblicato dal team di ricerca padovano-bergamasco è uno dei rarissimi tre e il primo in Italia".


  • ansa.it

    Dall'Italia possibile arma contro sindrome Down e autismo

    Un composto è efficace contro sintomi

    Redazione ANSA  10 luglio 2020 17:09
      Neutralizzato il cromosoma responsabile della sindrome di Down (fonte: National Human Genome Research Institute) © Ansa Un composto chimico messo a punto in Italia è candidato a diventare un farmaco utile per il trattamento dei sintomi caratteristici, di alcune condizioni neurologiche, come sindrome di Down e autismo. I test animali hanno dimostrato l'efficacia nel migliorare le difficoltà cognitive, di interazione sociale e i comportamenti ripetitivi, tipici di tali disturbi.


  • pharmastar.it

    Epilessia si cura anche in vacanza: farmaci alla stessa ora e mantenimento del ciclo sonno-veglia

    Lunedi 6 Luglio 2020  Redazione

    Vacanze in sicurezza anche per chi è affetto da epilessia. Basta rispettare alcune fondamentali regole. Assumere i farmaci alla stessa ora ed evitare alterazioni del ciclo sonno-veglia sono le prime importanti raccomandazioni a cui attenersi per poter godere appieno dei momenti di relax e svago al di fuori della propria città, senza correre rischi. A sottolinearlo è la Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE) che fornisce tutte le istruzioni per viaggiare sicuri.

  • ansa.it

    Alzheimer, trovati i messaggi in bottiglia dei neuroni malati

    Aprono a test del sangue per la diagnosi precoce

    Redazione ANSA 06 luglio 2020 10:16
    I neuroni colpiti da Alzheimer rilasciano dei 'messaggi in bottiglia' utili alla diagnosi (fonte: Pixabay) © Ansa

      Scoperti i 'messaggi in bottiglia' rilasciati nel circolo sanguigno dai neuroni colpiti da Alzheimer: racchiusi in piccole vescicole di membrana, sono dei filamenti di Rna specifici della malattia che potrebbero aprire la strada a nuovi test del sangue per la diagnosi precoce.
     
      Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Cells da Chiara Fenoglio e Maria Serpente, ricercatrici del gruppo coordinato da Elio Scarpini e Daniela Galimberti del Centro Dino Ferrari, di Policlinico e Università Statale di Milano.

  • ansa.it

    Trovata la chiave della super memoria

    Identificate le aree del cervello che organizzano i ricordi

    Redazione ANSA 10 giugno 2020 07:55
    Identificate le aree del cervello che permettono di ricostruire i ricordi con precisione (fonti: Jeon Sang-O e chiplanay/Pixabay) © Ansa

     Trovata la chiave della super memoria che permette di ricordare i più piccoli dettagli anche a distanza di molti anni. E' stata identificata utilizzando la Risonanza magnetica funzionale per osservare in attività il cervello di un gruppo di volontari impegnati a ricostruire eventi antichi di 20 anni, nell'esperimento pubblicato sulla rivista Cortex dallo studio italiano condotto presso la Fondazione Santa Lucia di Roma e che ha coinvolto università Sapienza di Roma, Istituto Superiore di Sanità e università di Perugia.