Il consumo di cibi preparati con molti processi industriali è associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari. E' quanto emerso da due ampi studi, che tuttavia individuano una correlazione e non un rapporto di causa ed effetto
Prodotti da forno, snack, cereali zuccherati, piatti pronti, zuppe disidratate, bevande frizzanti, carne e pesce ricostituiti: tutti questi cibi hanno in comune il fatto di aver subito un'elaborata trasformazione industriale, che comprende diversi processi tra cui cottura al forno, frittura, idrolisi, idrogenazione, nonché l'uso di uno o più additivi, tra cui conservanti, dolcificanti, esaltatori di sapidità, aromi e coloranti.
cordis.europa.eu
Combinando neuroscienza e informatica, lo Human Brain Project rivela i segreti del cervello
In quanto Programma faro europeo, lo Human Brain Project (HBP) sfrutta i progressi TIC e raggruppa risorse e competenze distribuite nei campi della neuroscienza e della neuromedicina. Questa visuale più unificata del cervello porterà vantaggi sia alle persone che alla tecnologia.
© Axer and Amunts, INM-1, Forschungszentrum Jülich
Nonostante molti anni di ricerca, il cervello umano rimane uno dei più grandi segreti della natura, in parte perché i laboratori hanno generalmente studiato i suoi diversi aspetti in modo indipendente gli uni dagli altri.
ansa.it
Autismo, l'intelligenza artificiale scopre mutazioni inedite
Dal Dna 'spazzatura' nuovi indizi sulle basi genetiche del disturbo
Redazione ANSA 27 maggio 2019 17:47

Mutazioni genetiche mai viste finora potrebbero essere alla base dell'autismo e sono state individuate grazie all'intelligenza artificiale nel cosiddetto Dna spazzatura, ossia nelle regioni del genoma che non controllano la produzione di proteine. Pubblicata sulla rivista Nature Genetics, la scoperta si deve al gruppo di Olga Troyanskaya, dell'americana Princeton University, e offre nuovi elementi importanti per lo studio sulle basi genetiche di questo disturbo.
cnr.it COMUNICATO STAMPA
Nuovi materiali intelligenti: un passo verso il cuore artificiale
24/05/2019

Un approccio interdisciplinare che vede coinvolti l’Istituto nazionale di ottica del Cnr, l’Università di Firenze e il Lens ha reso possibile lo sviluppo di un innovativo materiale foto-responsivo, capace di riprodurre le proprietà meccaniche del cuore umano. Il risultato è stato pubblicato su Circulation Research ottenendo copertina e selezione come Editor's Picks.
Combinando competenze in chimica dei materiali, ottica, fisiologia e medicina sperimentale presenti all’interno dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ino), dell’Università di Firenze (Unifi) e del Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare (Lens), sono stati sviluppati dei materiali innovativi capaci di contrarsi una volta stimolati con la luce. Tali materiali sono stati implementati in modo da mimare la contrazione del muscolo cardiaco, con il fine di realizzarne un primo prototipo di muscolo artificiale. Il lavoro, pubblicato sulla rivista Circulation Research, ha dimostrato che questi materiali sono potenzialmente in grado di aumentare la performance contrattile del cuore.
ansa.it
Trovata la miccia che accende l'Alzheimer
E' un meccanismo che accelera la morte dei neuroni
>Redazione ANSA 21 maggio 2019 18:39

Scoperto il meccanismo che accelera la morte delle cellule nervose nell’Alzheimer: il cervello perde più rapidamente le sequenze di Dna che modulano l’attività dei geni che lo mantengono giovane e nello stesso tempo viene accelerata l’attività dei geni coinvolti nella formazione delle placche, tossiche per i neuroni. Lo studio, che apre la strada a nuovi possibili strumenti di diagnosi e bersagli per combattere la malattia, è pubblicato sulla rivista Nature Communications dal gruppo dell’Istituto americano Van Andel, coordinato da Viviane Labrie.
LeScienze.it 18 maggio 2019
Bloccare una proteina per recuperare il declino cerebrale
Una molecola che si trova nei vasi sanguigni e interagisce con il sistema immunitario contribuisce all'invecchiamento del cervello. Uno studio ha dimostrato che bloccandola è possibile ridurre e recuperare i deficit mentali legati all'etàdi Simon Makin / Scientific American
Nel sangue degli anziani c'è qualcosa che fa male al cervello. Se il plasma di topi o esseri umani anziani viene infuso in topi giovani, ne peggiora la cognizione e gli indicatori biologici della salute cerebrale. Al contrario, il plasma di topi (o umani) giovani ringiovanisce il cervello vecchio.
cnr.it
Quell'infiammazione che acceca
14/05/2019

Un gruppo di ricerca dell'Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-In) di Pisa guidato da Enrica Strettoi, sostenuto da finanziamenti della Fondazione Roma e della Velux Stiftung e in collaborazione con la Fondazione Pisana per la Scienza, ha dimostrato che nella retinite pigmentosa, una condizione ereditaria che conduce a cecità, la retina risulta dominata da una massiva risposta immunitaria e infiammatoria che prevale su qualsiasi altro processo biologico e che assume un ruolo finora insospettato nella patogenesi di questa malattia. Nella retinite pigmentosa, una mutazione (tra le centinaia possibili), tipicamente a carico di un gene specifico dei fotorecettori, causa la progressiva degenerazione dei bastoncelli retinici e la perdita della visione notturna. In seguito, anche i coni degenerano gradualmente, portando alla perdita della visione dei colori e alla progressiva cecità. Se la scomparsa dei bastoncelli è chiaramente riconducibile al difetto genetico primario, quella secondaria dei coni ha cause ancora largamente sconosciute, che tuttavia sono responsabili dei sintomi più gravi, data la funzione rilevante che la visione diurna esercita sulla qualità della vita. Salvare i coni significa quindi migliorare sensibilmente la condizione dei pazienti affetti da retinite pigmentosa.
popsci.it
Scoperto il gene che non fa riposare
MEDICINA Mag 14,2019
Sempre svegli, vigili e attivi per colpa di un gene. La scoperta è stata fatta nei moscerini della frutta che grazie a questo gene possono rinunciare al riposo per dedicarsi alla ricerca del cibo. A rivelarlo è studio pubblicato su Current Biology del Centro per le Biotecnologie avanzate e la Medicina dell’Università americana Rutgers.
I dati sono il primo passo per individuare i geni che controllano meccanismi di regolazione importanti, sia nei moscerini della frutta (Drosophila melanogaster) che sono da sempre un modello per i genetisti, sia in altri organismi.
humanitasalute.it
Il trapianto di cromosoma studiato da Humanitas e Cnr-Irgb
14/05/2019 Redazione Humanitas Salute
Il trapianto di cromosoma nelle cellule che hanno un difetto genetico si sta rivelando una soluzione valida per contrastare diverse malattie genomiche, come la granulomatosa cronica o la distrofia di Duchenne. Un team di ricercatori di Humanitas e dell’Istituto di ricerca genetica e biomedica (Cnr-Irgb) hanno identificato questo nuovo metodo che consente di eliminare numerose alterazioni del DNA. Il loro lavoro è stato anche pubblicato su Stem Cells, una delle più autorevoli riviste scientifiche.
ansa.it
'Fiocchi' di grafene controllano l'attività del cervello
Selettivi e sicuri, aprono a terapie per le malattie neurologiche
Redazione ANSA 13 maggio 2019 09:57

Minuscoli 'fiocchi' realizzati con il materiale delle meraviglie, il grafene, possono controllare l'attività del cervello interferendo con la trasmissione del segnale dei neuroni eccitatori che attivano altri neuroni. Questi nanomateriali, selettivi, sicuri e dall'effetto reversibile, potranno aprire nuovi scenari nella ricerca di terapie contro malattie neurologiche come l'epilessia. A indicarlo è lo studio pubblicato sulla rivista Nano Letters dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste, condotto in collaborazione con le università di Trieste, Manchester e Strasburgo nell'ambito dell'iniziativa europea Graphene Flagship.
ansa.it
Tumori, le cellule malate comunicano a distanza
Scoperta chiave per combattere le metastasi
Redazione ANSA ROMA 10 maggio 2019 14:30

Le cellule tumorali sanno comunicare a distanza grazie a speciali 'messaggi in bottiglia', che viaggiano nel flusso sanguigno all'interno di vescicole chiamate esosomi. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Chem dal gruppo del Politecnico Federale di Losanna coordinato da Hubert Girault. Riuscire a intercettare queste comunicazioni potrebbe fornire nuove armi per contrastare la diffusione delle metastasi.
quotidianosanita.it
Sperimentazioni cliniche. Da Palazzo Chigi arriva il via libera definitivo al decreto. Molte le novità introdotte: dai requisiti di idoneità delle strutture alla tutela dell’indipendenza e assenza di conflitti d’interesse. Ecco il testo esaminato
Il testo esaminato si amplia di molto rispetto a quello, composto da soli due articoli, esaminato da Palazzo Chigi lo scorso 14 febbraio. In tutto 10 gli articoli inseriti. Tra le altre novità: dovranno essere disciplinate le procedure di valutazione e di autorizzazione delle sperimentazioni cliniche, verranno inoltre definiti criteri generali sulla base dei quali gli Atenei potranno attivare master finalizzati alla metodologia della ricerca clinica e conduzione e gestione degli studi clinici. IL TESTO

08 MAG - È arrivato questa mattina il via libera definitivo da parte del Consiglio dei Ministri al decreto legislativo sulle sperimentazioni cliniche. Il testo esaminato, oltre a recepire alcune delle osservazioni avanzate da Regioni e Parlamento, si amplia di molto rispetto a quello, composto da soli due articoli, esaminato da Palazzo Chigi lo scorso 14 febbraio.
Il provvedimento attua quanto previsto dall'articolo 1, della legge 11 gennaio 2018, n. 3 (Legge Lorenzin) recante la delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute. Il provvedimento approvato oggi consta di 10 articoli, l'ultimo dei quali reca la clausola di invarianza finanziaria: preliminarmente, difatti, si dà assicurazione che dall'attuazione delle misure previste dal presente decreto legislativo non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
ansa.it
Allergie alimentari, immunoterapia orale accresce i rischi
Bambino Gesù, nei piccoli desensibilizzati il triplo di episodi
Redazione ANSA ROMA 07 maggio 2019 15:13

La desensibilizzazione o immunoterapia orale per i bambini con allergia all'arachide accresce il rischio di anafilassi e di altre reazioni gravi. Il dato emerge da uno studio di revisione condotto da 5 Centri internazionali - l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per l'Europa - che mette in discussione la sicurezza della cosiddetta immunoterapia orale per le allergie alimentari. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet.
L'allergia alimentare colpisce circa 5 bambini su 100, con un picco nei primi 3 anni di vita, ed è scatenata dalle proteine contenute in alcuni cibi che - per un errore del sistema immunitario - vengono riconosciute come minacce, innescando la reazione infiammatoria. La forma più grave di reazione allergica ad un alimento è l'anafilassi. Colpisce soprattutto i bambini e gli adolescenti e in età pediatrica ha una prevalenza tra l'1 e il 3%. I suoi sintomi si sviluppano molto rapidamente: basta l'ingestione, il contatto, o la semplice inalazione di minime quantità dell'allergene per scatenare orticaria, edema e gonfiore del volto, prurito e gonfiore delle estremità, rinite, congiuntivite, mancanza di fiato, tosse convulsa. In circa 3 casi su 100 si arriva alla riduzione della pressione arteriosa e allo shock anafilattico. Nel 2018, in Italia, sono stati registrati almeno 2 casi di morte per anafilassi alimentare, una a Roma e una a Pisa.
pharmastar.it
Emofilia, arrivano le prime raccomandazioni sulle vaccinazioni. Progetto HEVA - HaEmophilia and VAccination
Martedi 7 Maggio 2019 Redazione
Scientificamente riconosciute come strumenti di tutela della salute pubblica, le vaccinazioni hanno un ruolo chiave anche nella protezione delle persone con emofilia, sin dai primi mesi di vita, come da calendario vaccinale. Questo quanto stabilito da oltre 80 specialisti italiani che hanno partecipato alla definizione delle prime Raccomandazioni sul tema emofilia e vaccinazioni. Il progetto ha ricevuto supporto incondizionato di Sobi.

Scientificamente riconosciute come strumenti di tutela della salute pubblica, le vaccinazioni hanno un ruolo chiave anche nella protezione delle persone con emofilia, sin dai primi mesi di vita, come da calendario vaccinale. Questo quanto stabilito da oltre 80 specialisti italiani che hanno partecipato alla definizione delle prime Raccomandazioni sul tema emofilia e vaccinazioni, un ambito che oggigiorno pone diverse sfide ai professionisti della salute in generale, e in particolare agli esperti di emofilia.
ansa.it
Ricostruito il 'film' della rigenerazione di un organo
A partire da una cellula. Aperta la via per riparare tessuti
Redazione ANSA 06 maggio 2019 11:44
