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Sanità

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  • ansa.it

    Sanità e tecnologia, a Milano il nuovo centro di Microsoft

    Spazio dedicato a formazione e soluzioni sanitarie innovative

    Redazione ANSA MILANO 16 novembre 2021 12:02
     © ANSA

    (ANSA) - MILANO, 16 NOV - Microsoft Italia ha inaugurato a Milano la sua nuova "eHealth Experience".

     Si tratta di un percorso inserito all'interno del Microsoft Technology Center, che la divisione nostrana dedicherà alle innovazioni in ambito sanità, con un occhio di riguardo alle tecnologie applicate al settore.

     La collaborazione tra Microsoft e i suoi partner, come l'IRCCS Ospedale San Raffaele, ha già permesso, con il supporto di Nvidia, Orobix e Porini, di sviluppare AI-SCoRE, una piattaforma di apprendimento autonomo, in grado di calcolare il rischio derivato dall'infezione da Covid-19. Il sistema salute è un comparto strategico al centro delle priorità del PNRR, che riserva 15,63 miliardi di euro per realizzare la sanità del futuro.


  • regione.abruzzo.it

    Sanità: approvato in giunta l’aggiornamento della rete regionale delle malattie rare

     PUBBLICATO: 02 NOVEMBRE 2021  ULTIMO AGGIORNAMENTO: 02 NOVEMBRE 2021

    (REGFLASH) Pescara, 2 nov. – La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute Nicoletta Verì, ha approvato il documento tecnico di aggiornamento della rete regionale delle malattie rare.

    Il provvedimento arriva a conclusione del procedimento di valutazione del modello organizzativo introdotto nel 2017, oggetto di verifiche da parte di un tavolo tecnico costituito dall’Agenzia sanitaria regionale.

    (REGFLASH) Pescara, 2 nov. – La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute Nicoletta Verì, ha approvato il documento tecnico di aggiornamento della rete regionale delle malattie rare.


  • pharmastar.it

    I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) devono riconoscere la telemedicina

    Saranno fondamentali i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per garantire livelli essenziali di accesso in tutte le Regioni e per tutte le patologie

    Mercoledi 27 Ottobre 2021

     Durante la pandemia si è assistito a una forte accelerazione nell’uso e nella conoscenza della telemedicina da parte di cittadini, medici, strutture sanitarie e decisori. Nonostante i molti passi avanti fatti, quello della telemedicina è ancora un universo agli esordi, frammentato, fatto di esperienze parcellizzate, che riflette le disparità di accesso alle cure tipiche del regionalismo sanitario italiano. Questo, in sintesi, il quadro tracciato nel corso della tavola rotonda “I punti di vista di Ricerca, Istituzioni, Management Sanitario e Componenti Sociali per un approccio efficace all'implementazione della Telemedicina”, promossa da Siemens Healthineers in occasione del Congresso 2021 della Società Italiana di Telemedicina (SIT), che si è svolto in modalità webinar il 22 e 23 ottobre scorsi.


  • cordis.europa.eu
    TRASPORTI E MOBILITÀ / PROGRESSI SCIENTIFICI 

    Trikala, città della Grecia centrale, collauda la consegna di farmaci tramite drone in zone remote

    Trikala è la prima città in Grecia a eseguire un volo di successo con drone per la consegna di medicinali in un villaggio isolato a 3 km di distanza.

    Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre 2021
    © metamorworks, Shutterstock

    La città di Trikala, situata nella parte nord-occidentale della Tessaglia, è di recente diventata la prima città in Grecia a collaudare con successo la consegna di farmaci in zone isolate tramite drone. La prova è stata condotta dal comune di Trikala e dalla sua azienda di sviluppo, e-trikala, nell’ambito del progetto HARMONY, finanziato dall’UE. Il drone, azionato da quattro pale del rotore, è decollato da Trikala per consegnare il suo carico a Leptokarya, un villaggio a circa 3 km di distanza. Una volta arrivato a destinazione, ha effettuato due fermate: una fuori dalla farmacia locale e l’altra nel campo di un agricoltore. Presso il primo di questi siti, il farmacista ha tolto la medicina dal vano contenitore rosso del drone prima che spiccasse nuovamente il volo. «La tecnologia può fornire soluzioni concrete ai problemi reali di oggi», ha osservato Dimitris Papastergiou, sindaco di Trikala, in un articolo pubblicato sull’edizione online in lingua inglese del quotidiano nazionale greco «eKathimerini». «Oggi abbiamo trasportato medicine a una farmacia vicina e domani potremmo riuscire a trasportarle sul luogo di un’emergenza.»


  •  quotidianosanita.it

     Rischio pandemie. Arrivano gli “007 della sanità” per potenziare la sorveglianza. Nasce la Rete di Epidemic Intelligence Nazionale 

    La Rete sarà composta da analisti formati e certificati dall’ISS e dal Ministero della Salute, designati dai rappresentanti dei servizi sanitari pubblici. Obiettivo principale è quello di identificare in modo tempestivo notizie su malattie trasmissibili sul territorio nazionale che siano inusuali/inattese e/o rilevanti per la sanità pubblica. LA CIRCOLARE

     19 OTT - Prende il via la Rete di Epidemic Intelligence Nazionale come contemplato dal PanFlu 2021-2023 che prevede appunto l’implementazione della sorveglianza basata su eventi in Italia. A fornire le prime indicazioni è una circolare del Ministero della Salute che evidenzia come “per identificare precocemente e monitorare eventi che possano costituire una emergenza internazionale di sanità pubblica sono necessari sistemi che consentano la rapida rilevazione e analisi di informazioni in base alle quali avviare indagini epidemiologiche e azioni di controllo sul territorio”.
     
    Con Decreto Direttoriale del 1° giugno 2021 è stata istituita la Rete di Epidemic Intelligence Nazionale (Rete) e la Circolare fornisce indicazioni operative per l’implementazione della sorveglianza basata su eventi a livello nazionale.


  • pharmastar.it

    Equivalenza terapeutica: è possibile un equilibrio tra diritto, scienza e spesa sanitaria?

    Martedi 13 Aprile 2021  Redazione

    L’equivalenza terapeutica continua a far discutere. Le norme attuali, nel prevedere la possibilità di dichiarare equivalenti farmaci aventi principi attivi diversi, per metterli in gara tra loro, sono state introdotte con il principale scopo di contenere la spesa farmaceutica.

    Nell’incontro organizzato pochi giorni fa da The European House – Ambrosetti in collaborazione con la Camera degli Avvocati Amministrativisti, il sostegno dell’Italian American Pharmaceutical Group (IAPG) e del Gruppo Europeo e Nipponico di Farmindustria, sono emerse le criticità dell’attuale assetto normativo che regola la valutazione dell’equivalenza terapeutica di farmaci contenenti principi attivi diversi. È stata ribadita l’importanza di adottare criteri scientifici rigorosi e regole procedurali più trasparenti.


  • pharmastar.it

    Salute digitale, quali possono essere i rischi?

    Giovedi 8 Aprile 2021  Davide Cavaleri

    La digitalizzazione della salute offre possibilità impensabili al futuro della medicina. L’auto monitoraggio dei parametri vitali e del rispetto di un corretto stile di vita, una maggiore disponibilità dei test genetici, un accesso alle cure più semplice o la possibilità di gestire patologie una volta fatali rappresentano senza dubbio un’importante evoluzione per una migliore salute a livello globale.

    Come tutte le innovazioni, anche quella sanitaria comporta una serie di rischi, dall'eliminazione della privacy attraverso l’hackeraggio dei dispositivi medici fino al bioterrorismo. Sarà compito e dovere delle autorità sanitarie adeguarsi rapidamente a questi cambiamenti, non solo per utilizzare al meglio le informazioni, ma soprattutto per restare al passo con la tecnologia, tenendo in considerazione i pericoli ad essa correlati e sviluppando contromisure per minimizzarli.


  • quotidianosanita.it

    “L’equità in sanità come valore. Al via il ‘ReSpes’ dove saranno censite tutte le buone pratiche”. Intervista a Gianfranco Costanzo (Inmp) 

    "Saranno considerati in particolare gli interventi di prevenzione e promozione della salute a livello nazionale, regionale, provinciale, distrettuale, comunale, che presentino un significativo impatto nel campo dell’equità nella salute. Abbiamo immaginato una piattaforma on-line ben articolata che possa essere consultata da tutti in modo diretto e trasparente". A raccontarci come funzionerà la nuova banca dati sulla buona sanità in questa intervista è il direttore sanitario dell'Inmp e responsabile del progetto

    di Ester Maragò

    Gianfranco Costanzo, Direttore Sanitario dell’Istituto e responsabile del Respes

    07 APR - Una raccolta di esperienze orientate all’equità nella salute, realizzate con finanziamenti pubblici e privati, inserite in un repertorio ad hoc e valutate con un punteggio motivato e trasparente che consente di rendere visibile chi ha fatto veramente buone cose per la popolazione fragile.
     
    È questo l’identikit del ReSPES (Repertorio degli interventi di Sanità pubblica orientati all’Equità nella Salute) promosso dall’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (Inmp) presentato il 2 marzo scorso in coincidenza con l'apertuta della selezione pubblica per le candidature.
     
    Una vera e propria anagrafe della “buona sanità” nella quale le buone pratiche che hanno funzionato potranno anche essere “premiate”. L’intento dell’Inmp, come ha spiegato in questa intervista Gianfranco Costanzo, Direttore Sanitario dell’Istituto e responsabile del Respes, è infatti anche quello di investire risorse su nuovi progetti di sanità pubblica coinvolgendo proprio coloro che hanno dimostrato di essere bravi nel progettare e nel realizzare interventi.


  • quotidianosanita.it

    Vaccini Covid. Governo e Regioni ai ferri corti. Lunedì vertice per cambio di passo. Ma i dati, finora, danno ragione a Draghi: ognuno è andato per conto proprio. Ecco tutti i numeri

    di C.F.

    In alcune regioni si è vaccinato il 100% degli ospiti delle Rsa e in altre si è fermi al 58%. In alcune regioni più di 4 over 80 su 10 non hanno ancora ricevuto la prima dose. E se oltre il 70% dei sanitari è già stato immunizzato con due dosi in alcuni casi deve ancora ricevere la prima dose il 45% degli operatori. Anche per la scuola la situazione è molto difforme: rispetto a una media di quasi il 60% di vaccinati con la prima dose ci sono realtà dove siamo fermi al 20% o peggio. Insomma c’è molto da lavorare per quella svolta che tutti si aspettano a partire da aprile

    27 MAR - Lunedì ci sarà l’atteso chiarimento tra Governo e Regioni per condividere le prossime mosse per affrontare con una maggiore condivisione di obiettivi e modalità la fase clou della campagna vaccinale contro il Covid che dovrebbe finalmente spiccare il volo durante il mese di aprile con l’obiettivo ribadito anche ieri da Draghi di fare almeno 500mila vaccinazioni al giorno.
     
    Ma da dove partiamo e perché quelle frecciate di Draghi all’indirizzo delle Regioni, accusate di andare ognun per sé e in alcuni casi di privilegiare non ben indentificate categorie piuttosto che le persone più fragili, ovvero gli ultra ottantenni indicati al primo posto insieme agli operatori sanitari nella prima fase della campagna?
     
    Per capirlo abbiamo oggi a disposizione dati abbastanza dettagliati di come siano andate le cose fino ad oggi. Dati forniti dal Governo che al momento non sono contestati dalle Regioni che però hanno finora replicato all’unisono che il vero problema è stato finora la mancanza di vaccini e che in ogni caso non bisogna fare di tutta un’erba un fascio perché le cose non sono poi andate nello stesso modo dappertutto.


  • quotidianosanita.it

    Vaccini Covid. In GU il nuovo decreto del Ministero della Salute con l’aggiornamento del piano

    Il decreto è composto da due parti: da un lato si recepisce il piano stratetigico dello scorso 12 dicembre 2020, sul quale il Parlamento aveva approvato le relative risoluzioni, e che era stato successivamente adottato con il decreto del Ministero della Salute del 2 gennaio 2021; mentre dall'altro contiene il documento con le raccomandazioni ad interim sui gruppi target da vaccinare in via prioritaria del 10 marzo 2021 sul quale era già stata resa un'informativa in sede di Conferenza unificata Stato Regioni. IL DECRETO

    26 MAR - Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 marzo il decreto del Ministero della Salute con l'aggiornamento del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da Sars-Cov-2 con le raccomandazioni ad interim sui gruppi target da vaccinare in via prioritaria.
     
    Il decreto è composto da due parti: da un lato si recepisce il piano stratetigico dello scorso 12 dicembre 2020, sul quale il Parlamento aveva approvato le relative risoluzioni, e che era stato successivamente adottato con il decreto del Ministero della Salute dello scorso 2 gennaio 2021; mentre dall'altro contiene il documento con le raccomandazioni ad interim sui gruppi target da vaccinare in via prioritaria dello scorso 10 marzo 2021 sul quale era già stata resa un'informativa in sede di Conferenza unificata Stato Regioni.


  • quotidianosanita.it

    A Padova le prime due bambine nate in Italia già con gli anticorpi contro il Coronavirus. Ambedue figlie di donne medico vaccinate

    “Le due bambine sono le prime in Italia nelle quali sono stati isolati gli anticorpi su sangue neonatale alla nascita – sottolinea il dottor Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile dell’équipe del servizio di Medicina Prenatale della Ulss 6 Euganea – infatti gli studi internazionali, ad oggi, si sono basati solamente sugli anticorpi del cordone ombelicale”.

    26 MAR - A Padova le prime due bambine italiane nate già con gli anticorpi contro il Coronavirus. Una è Anna, venuta al mondo il 9 marzo, e l'altra Valentina affacciatasi alla vita il 16 marzo, figlie di due donne medico di Padova.

    La notizia l'ha data oggi la Ulss 6 Euganea sulla sua pagina facebook. "Anna Parolo, nostra immunologa, 36 anni, e Valeria Bernardi ginecologa di 37 anni, hanno dato alla luce le loro bimbe Valentina e Anna, dopo aver ricevuto al terzo trimestre di gravidanza il vaccino contro il Covid-19".
     
    “Le due bambine sono le prime in Italia nelle quali sono stati isolati gli anticorpi su sangue neonatale alla nascita – sottolinea il dottor Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile dell’équipe del nostro servizio di Medicina Prenatale – infatti gli studi internazionali, ad oggi, si sono basati solamente sugli anticorpi del cordone ombelicale”.

  • Salutequità, pazienti non Covid:  oltre 2 milioni di screening oncologici in meno e 13mila diagnosi mancate, +40% di rinuncia alle cure, ma l’ultima relazione sullo stato sanitario del Paese è ferma al 2013

    L'ultimo Report di Salutequità mette in evidenza che nel 2020 si sono drasticamente ridotte le cure ai pazianti non Covid ed è crollato l'accesso alle terapie innovative ma negli ultimi provvedimenti varati dal Governo non c'è traccia di programmi o risorse per il "rientro" alla normalità e mancano anche una serie di dati ufficiali accessibili pubblicamente, fondamentali per dimensionare il fenomeno  IL REPORT

    Tonino Aceti

    24 MAR - Effetto Covid: la Lombardia ha perso 2,4 anni di vita, il 10% di un’intera generazione. Ma la lancetta dell’attesa di vita alla nascita in Italia, con la pandemia, come certificato recentemente da Istat, è andata indietro in media quasi di un anno e le differenze nelle Regioni sono evidenti, con la prima fase del Covid che ha abbassato l’asticella soprattutto nelle Regioni del Nord. In generale in Italia si sono persi in media circa 9 mesi.
     
    Ma i problemi non si fermano qui. E a metterli in evidenza è l’Osservatorio permanente sullo stato dell’assistenza ai pazienti NON Covid-19 lanciato con il terzo Rapporto di Salutequità, Organizzazione indipendente per la valutazione della qualità delle politiche per la salute, fondata e presieduta da Tonino Aceti, attuale portavoce della Fnopi e per anni alla Guida del Tribunale dei diritti del malato di Cittadinanzattiva, dedicato alla “Trasparenza e accesso ai dati sullo stato dell’assistenza ai pazienti NON Covid-19”.

  • quotidianosanita.it

    Vaccino. Malati reumatologici, immunologici e rari, chiedono codici uguali in tutte le regioni

    La richiesta viene dal Coordinamento delle Associazioni dei pazienti che sottolinea come il concetto di “malattie autoimmuni” è ampio e si presta ad un’ambiguità applicativa. Anche chi non ha al momento l’esenzione, ma è in terapia con immunosoppressori, “deve avere la priorità”. E va prevista la possibilità, per lo specialista di riferimento, di indicare le persone a rischio”

     
    22 MAR
     - “Si riscontra una fortissima criticità in merito all’identificazione da parte delle Regioni della categoria di soggetti vulnerabili rientrante nell’Area di Patologia ‘Malattie autoimmuni- immunodeficienze primitive’. È necessario prevedere per queste patologie codici riconosciuti e uguali in tutte le Regioni per indicare i pazienti estremamente vulnerabili. Bisogna evitare che si creino assurde disomogeneità a livello regionale per l’ambiguità applicativa di un concetto ampio come quello di “malattie autoimmuni”.


  • aboutpharma.com

    Sanità e Politica

    Servizi per la salute: Agenas presenta un nuovo portale della trasparenza

    L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali presenta l’iniziativa prevista da intesa in Conferenza Stato-Regioni. Veneto capofila del progetto

    Una bussola, tutta digitale, per orientarsi tra informazioni e servizi per la nostra salute. L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) lancia il nuovo “Portale della trasparenza per i servizi per la salute”, frutto di un progetto approvato in Conferenza Stato-Regioni cinque anni fa. L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa online.

    Il portale

    Il portale, spiega Agenas, nasce per “fornire al cittadino informazioni in ambito sanitario di facile accesso, semplici, chiare, univoche e di qualità, assicurando la necessaria integrazione tra le differenti fonti informative già esistenti, a livello nazionale, regionale e locale”.


  • ansa.it

    Nel mondo è baby boom di gemelli, picco dagli anni '80

    Un caso ogni 42 nati, effetto della riproduzione assistita

    Elisa Buson 12 marzo 2021 13:55
    Mai così tanti parti gemellari nel mondo (fonte: Pixabay) © Ansa

    E' boom di parti gemellari nel mondo: sono oltre 1,6 milioni all'anno, in pratica un neonato ogni 42 è un gemello. Si tratta del picco più alto degli ultimi quarant'anni, e probabilmente di tutta la storia dell'umanità, raggiunto per il maggior ricorso alle tecniche di riproduzione medicalmente assistita oltre che per l'età sempre più avanzata delle madri. Lo certificano i numeri raccolti su oltre un centinaio di Paesi dagli esperti che lavorano presso l'Università di Oxford, l'Istituto francese di studi demografici (INED) e l'università olandese di Radboud. I risultati sono pubblicati sulla rivista Human Reproduction.

    I ricercatori hanno preso in esame le nascite registrate nel periodo 2010-2015 in 165 Paesi (coprendo il 99% della popolazione mondiale) e le hanno poi messe a confronto con quelle registrate in 112 di questi Paesi nel periodo 1980-1985. E' così emerso che il tasso di parti gemellari è cresciuto di un terzo, passando da 9 a 12 ogni mille. Il 'motore' principale che spinge questa crescita è la diffusione delle tecniche di riproduzione medicalmente assistita: non solo fertilizzazione in vitro, ma anche stimolazione ovarica e inseminazione artificiale. Sviluppate nei Paesi più avanzati negli anni '70, si sono poi allargate anche all'Asia e all'America latina tra gli anni '80 e '90, raggiungendo le regioni più ricche dell'Africa e dell'Asia meridionale dopo il 2000.


  • quotidianosanita.it

    Bufera sul vaccino AstraZeneca. Sospensione in via precauzionale di alcuni lotti in Italia e altri sei paesi UE. Danimarca sospende tutti i lotti. Ema ed Aifa: “Possibile effetto collaterale con coaguli nel sangue, anche se al momento non è provata alcuna correlazione diretta”

    Le prime sospensioni di un lotto sospetto ieri in Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia. Stamattina l'annuncio della Danimarca della sospensione per tutti i lotti e poi a tarda mattinata la decisione di Aifa di sospendere un altro specifico lotto in Italia. Il motivo, anche se al momento, sottolineano sia Ema che Aifa, non sono state provate correlazioni dirette con la vaccinazione, sono alcune eventi avversi succesivi alla vaccinazione che hanno provocato episodi di trombosi multipla ed embolia polmonare. In serata l'azienda smentisce rischio.

    11 MAR - "L'Aifa, a seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea", lo ha comunicato a metà giornata la stessa agenzia del farmaco italiana sottolineando che "al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi" (vedi il provvedimento Aifa).
     
    Aifa ha poi comunicato che sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i NAS e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità.
     
    La decisone di Aifa viene a poche di distanza da quella del Governo Danese che stamattina ha comunicato la decisone di sposnedere, in questo ca per la totalità dei lotti, la somministrazione de vaccino AstraZeneca. 


  • quotidianosanita.it

    Covid. Arriva il nuovo piano vaccini: individute 5 categorie per età e fragilità. Gli ultimi ad essere vaccinati gli under 60. Restano priorità per scuola, militari, polizia e comunità

    Sbarca oggi in Conferenza Unificata il nuovo aggiornamento del Piano. Resta priorità per over 80 e per le altre categorie che hanno già iniziato la vaccinazione (personale scuola, forze dell'Ordine, militari, ecc,). Fissate le nuove categorie si procederà con vaccinazioni in parallelo completando le vaccinazioni in corso e avviando quelle per età a partire dai 79anni in giù. Prevista anche la possibilità di vaccinare all'interno dei posti di lavoro. Priorità anche per i caregiver dei disabili gravi. IL TESTO

    di Luciano Fassari

    11 MAR - Il Piano vaccini anti Covid cambia ancora. Sbarca infatti in Conferenza Unificata la terza versione del documento curato da Ministero della Salute, Commissario straordinario, Iss, Agenas e Aifa che contiene importanti aggiornamenti che fanno convergere il Piano verso un sistema basato sulle fasce di età. Obiettivo accelerare visto che nel prossimo trimestre sono attese circa 50 mln di dosi.
     
    Nello specifico continueranno prioritariamente le vaccinazioni per gli over 80, il personale della scuola e le Forze dell’Ordine per cui già da settimane sono iniziate le immunizzazioni. Ma a questo punto il piano rispetto alla precedente versione cambia. Vengono infatti identificate 5 nuove categorie prioritarie in base all’età e alla presenza di condizioni patologiche.


  • pharmastar.it

    Zucchero Amaro, falsi miti e verità sul diabete tipo 2 

    Mercoledi 10 Marzo 2021  Redazione

    Il diabete è una malattia contagiosa? Chi ha il diabete può praticare attività sportiva? Sono solo alcune delle errate convinzioni degli italiani circa il diabete, le sue cause e conseguenze. Per essere di supporto a fornire la corretta consapevolezza sui temi legati alla patologia oggi ha preso il via Zucchero Amaro, una campagna di sensibilizzazione sul diabete mellito tipo 2 che documenta con uno stile innovativo come gli italiani percepiscono il tema del diabete e percorre le città d’Italia con l’obiettivo di sfatare alcuni falsi miti migliorare la conoscenza della malattia. L’iniziativa è supportata da Novo Nordisk Italia, in partnership con IBDO Foundation e Cittadinanzattiva.


  • quotidianosanita.it

    Covid. Rezza al Senato: “Con 240 mila vaccinati al giorno ritorno a ‘pseudo-normalità’ in 7-13 mesi”. E poi annuncia: “Pronte nuove raccomandazioni su gruppi da vaccinare”

    Questa la stima per un ritorno ad uno "stile di vita pre-pandemico, che ci permetta di riaprire buona parte delle attività" emersa da un modello matematico realizzato da Istituto superiore di sanità e Fondazione Bruno Kessler. Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute ha poi annunciato alla Commissione Sanità del Senato l'imminente aggiornamento del piano vaccini con l'aggiornamento delle categorie da vaccinare in via prioritaria. Tra queste  caregiver, genitori di bambini immunodepressi e ospiti di comunità.

    Gianni Rezza - direttore della Prevenzione del ministero della Salute,

    09 MAR - "Abbiamo recentemente messo a punto insieme all'Istituto superiore di sanità e la Fondazione Bruno Kessler un modello matematico per cercare di capire, se noi vacciniamo a un certo ritmo, quando riusciremo a tornare a una `pseudo normalità´ nello stile di vita. Ebbene, se ipotizziamo ci sia protezione dall'infezione e non solo dalla malattia con i vaccini anti Covid, se assumiamo una durata dell'immunità di 2 anni e nessun rilassamento per ora delle misure di distanziamento, vaccinando circa 240mila persone al giorno riusciamo nel giro di 7-13 mesi probabilmente a tornare a uno stile di vita pre-pandemico, che ci permetta di riaprire buona parte delle attività".


  • pharmastar.it

    Arriva doctorAsYou, piattaforma web di Alfasigma dedicata alla ricerca

    Martedi 16 Febbraio 2021  Redazione

    Alfasigma ha recentemente lanciato una serie di progetti e servizi digitali tra cui doctorAsyouwww.doctorasyou.com. Si tratta di un portale web interamente dedicato ai medici che si compone di due aree principali: la prima dedicata alla ricerca scientifica online e la seconda alla formazione medica. Insieme ai nuovi siti aziendali e allo storico portale medico Faromed  - www.faromed.it – rappresentano piattaforme di servizio che ampliano la presenza sul web di Alfasigma e completano i punti di contatto con i diversi stakeholders in Italia e nel resto del mondo.

    Il database di doctorAsyou, che semplifica il processo di ricerca online delle informazioni mediche scientifiche, viene aggiornato quotidianamente e restituisce un totale di circa 30 milioni di abstract, combinando i tre database più autorevoli al mondo: Pubmed, ICTRP e ClinicalTrials.gov.