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Sistema Sanitario Nazionale


  • farmacista33.it

    Malattie rare, Iss: terapie sempre più specifiche, sostenibili e basate su costo-valore

    15 aprile 2019

    Malattie rare, Iss: terapie sempre più specifiche, sostenibili e basate su costo-valore

    Malattie rare, al convegno dell'Iss viene affrontato il tema dei farmaci orfani tra sostenibilità, accesso alle cure e innovazione

    La quota di spesa del Servizio Sanitario Nazionale per farmaci orfani sulla spesa complessiva è salita dal 3,5% del 2002 al 7,2% del 2007. Le ultime stime del rapporto Evaluate Pharma individuano un trend in crescita a livello mondiale nella spesa per farmaci orfani, che raggiungerà l'11% annuo. Questi alcuni dei dati emersi in occasione del convegno "L'accesso al mercato dei farmaci per le malattie rare: nuove sfide e priorità per il Sistema Sanitario Nazionale - III edizione", tenutosi presso l'Aula Pocchiari dell'Istituto Superiore di Sanità a Roma.


  • adnkronos.com

    Scandali in sanità, il presidente dei medici: "Cambiare il sistema superando l'aziendalismo"

     SANITÀ Pubblicato il: 13/04/2019 16:03
    Scandali in sanità, il presidente dei medici: Cambiare il sistema superando l'aziendalismo     Nella sanità italiana "c'è certamente bisogno di un cambiamento che riduca l'interferenza non della politica, ma dei politici, nei meccanismi di governance del settore". Tuttavia per riuscirci, evitando il ciclico ritorno di scandali come quello che sta travolgendo la sanità dell'Umbria, "non basta una legge" che chiede ad esempio in queste ore il Movimento 5 Stelle. "Serve una riflessione molto più ampia", una vera e propria "riforma che superi l'aziendalismo che caratterizza oggi il sistema sanitario e che ha condizionato fortemente le autonomie professionali, assoggettandole a logiche di natura economica". Questo il pensiero affidato all'AdnKronos Salute da Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo).


  • quotidianosanita.it

    Def 2019. Gimbe: “Emergono solo incongruenze e grandi incertezze sul futuro del Ssn”

    Rispetto alle risorse assegnate dalla legge di Bilancio, le stime sulla spesa sanitaria sono "incongruenti" con le risorse già assegnate per il 2019, mentre per gli anni 2020-2021 "continuano a dipendere da utopistiche previsione di crescita economica". Su tutto aleggia lo spettro della clausola di salvaguardia, ovvero il blocco di 2 mld di spesa pubblica che, secondo l'Osservatorio indipendente Gimbe, "colpirà sicuramente la sanità".

    12 APR - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento di Economia e Finanza (Def) 2019, secondo il quale nel triennio 2020-2022 il Pil nominale dovrebbe crescere in media del 2,5% per anno e l’aumento della spesa sanitaria attestarsi sul tasso medio annuo dell’1,4%. In termini finanziari la spesa sanitaria aumenterebbe così dai € 119.953 milioni stimati per il 2020 ai € 121.358 nel 2021 ai € 123.052 milioni nel 2022. Per l’anno in corso, invece, a fronte di una crescita del Pil nominale dell’1,2%, il Def 2019 stima una spesa sanitaria di € 118.061 milioni che corrisponde ad una crescita del 2,3% rispetto ai € 115.410 del 2018.

    "Le previsioni di crescita economica del Paese – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – emergono in tutta la loro evanescenza se si confrontano le stime messe nero su bianco appena 6 mesi fa".


  • adnkronos.com

    Cure spirituali per ogni religione, in ospedale la target therapy dell'anima

     SANITÀ Pubblicato il: 11/04/2019 18:50
    Cure spirituali per ogni religione, in ospedale la target therapy dell'anima  Nell'era della medicina di precisione e delle società sempre più multietniche anche le cure spirituali diventano personalizzate, a misura di ogni religioneNel Nord Italia stanno nascendo diverse iniziative negli ospedali. Quello delle 'target therapy per l'anima' diventa un servizio strutturato per esempio nei centri della Provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli. Gli esperti delle 9 strutture dell'Ordine, attive in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, lo hanno battezzato 'Servizio di attenzione spirituale e religiosa' e spiegano che ce ne sono "pochi" esempi "in Europa".

  • pensiero.it

    Tempi lunghi di attesa? Eliminiamo le code!

     Carlo Rinaldo Tomassini     Pagine aperte 
     

    Le liste di attesa sono percepite come una vera e propria iattura del nostro servizio sanitario. I cittadini fanno fatica ad accedere a una prestazione di cui hanno bisogno. I medici subiscono la pressione dei pazienti e delle direzioni aziendali. Le aziende sanitarie sembrano averle ormai provate tutte (con pochi risultati, escluso qualche caso notevole come in Veneto o Emilia Romagna). I politici vengono attaccati perché considerati incapaci di fornire le risorse necessarie ad affrontare il problema. Tutti insoddisfatti e sempre più demotivati. Sembra impossibile trovare un rimedio anche attraverso le periodiche infusioni di risorse: per un po’ il problema si attenua poi, fatalmente, riemerge ancora più evidente. Eppure, nonostante le liste d’attesa e nonostante i vincoli economici sempre più stringenti, il servizio sanitario italiano è certamente uno dei migliori del panorama internazionale, sia in termine di risultati, sia in rapporto alla quota di PIL investito in salute.


  • aboutpharma.com

    Li Bassi (Aifa): “Valutiamo vendita farmaci sfusi per ciclo terapeutico”

    Ne ha parlato il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco ospite a Fuori Tg, la rubrica di approfondimento del Tg3. Altri Paesi hanno studiato la fattibilità di questa razionalizzazione e anche l'Italia potrebbe seguirli

    di Redazione Aboutpharma Online

    La vendita dei farmaci sfusi per ciclo terapeutico è la novità a cui sta lavorando l’Aifa da qualche settimana. Lo ha dichiarato Luca Li Bassi, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco ospite a Fuori Tg, la rubrica di approfondimento del Tg3 condotta da Maria Rosaria De Medici del 10 aprile 2019.

    Tot farmaci per ciclo terapeutico

    “Stiamo valutando la vendita ai pazienti di medicinali sfusi per ciclo terapeutico. Ci stiamo lavorando da qualche settimana”, annuncia il direttore. L’idea non è nuova. Come ha detto lo stesso Li Bassi “ci sono Paesi che già lo fanno o hanno sperimentato degli studi pilota per poterlo fare. Stiamo studiando l’esperienza degli altri”.

  • ansa.it

    Nelle Marche un bonus malus per le liste d'attesa

    Prestazioni in tempi garantiti, ma chi non si presenta paga

    Redazione ANSA ANCONA 01 aprile 2019  18:16 
    Una sala d'attesa © Ansa

       Nelle Marche arriva il "bonus malus" in sanità. Tra circa due mesi sarà possibile avere la prestazione prenotata nei tempi dovuti: che sia una breve (10 giorni), una differita (30-60 giorni), una programmata (180 giorni), sarà comunque erogata nel periodo previsto per legge.

        Grazie al "bonus", se la sanità pubblica non fosse in grado di dare la prestazione, il cittadino verrà inserito in una lista di garanzia e richiamato in tempo utile per accedere al servizio.

  • aboutpharma.com

    Persone e Professioni

    Conflitti di interesse più trasparenti per medici e aziende sanitarie

    Lo rivela Bevere, direttore generale di Agenas: “Sono 30 mila i medici che hanno scelto di rendere pubblici i rapporti con produttori di farmaci o dispositivi medici. Mentre le aziende sanitarie che si sono registrate sono passate dall’1,8% del 2016 al 36,5% del 2018”

    Sono 30 mila i medici che hanno scelto di rendere più trasparenti i conflitti di interesse, rapporti con produttori di farmaci o dispositivi medici. Dato che rientra nel più generale trend in aumento, di camici bianche e aziende sanitarie che scelgono la trasparenza nei rapporti con l’industria. A rivelarlo è Francesco Bevere, direttore generale dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas), intervenuto oggi in Senato al convegno “Sanità e malaffare: la corruzione si può combattere”.

  • adnkronos.com

    Trapianti, raggiunte 5 mln di dichiarazioni donazione organi

     SANITÀ Pubblicato il: 26/03/2019 13:31ss
    Trapianti, raggiunte 5 mln di dichiarazioni donazione organi

       Le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti hanno raggiunto quota 5 milioni. "Il traguardo è stato tagliato grazie a una donna residente a Curtatone, in provincia di Mantova, che ha espresso la propria volontà al momento del rinnovo della carta d’identità elettronica il 22 marzo scorso". Lo comunica il Centro nazionale trapianti (Cnt). A oggi i Comuni che possono registrare le dichiarazioni di volontà sono 5.940. "Il comune con la più alta percentuale di residenti che al momento del rinnovo della carta d’identità hanno effettuato la dichiarazione è Lugnano in Teverina, in provincia di Terni - sottolinea il Cnt - su 1453 abitanti ben 448 persone si sono espresse, il 30,8%. Tra le città con più di 100mila abitanti il primato appartiene a Bologna, con il 13,4% di cittadini che ha già registrato la volontà; seguono Terni (10,6%) e Siracusa (10,2%)".

  • quotidianosanita.it

    Personale Ssn. Nel 2017 continua calo occupati anche se in misura minore del passato: in tutto 1.681 unità in meno. Ma medici e farmacisti aumentano (+376 e +75) mentre gli infermieri calano di 58 unità. Ferme le retribuzioni

    Pubblicati i dati del conto annuale 2017. La riduzione negli ultimi anni è stata costante passando dalle 693.600 unità del 2009 alle 647.048 del 2017, con un decremento del 5,2% annuo. I medici registrano una diminuzione di 5.876 unità (-5%) mentre il personale non dirigente cala del 4,8% (26.073 unità in meno). Tra il 2016 e il 2017 si registra però per la prima volta un aumento dei medici e dei farmacisti mntre le altre categorie hanno comunque il segno meno, anche se in misura minore rispetto ai trend degli anni precedenti


        26 MAR
     - Conto annuale 2017: Il personale del Servizio sanitario nazionale diminuisce ancora, ma nel complesso meno di qualunque altro anno a partire dal 2009 in poi, solo 1.681 unità.

       Dal 2009 però, come evidenzia lo stesso documento appena pubblicato dalla Ragioneria generale dello Stato, la riduzione è stata costante (circa il 5,2% annuo) passando dalle 693.600 unità alle 647.048 del 2017, vale a dire circa 46.500 unità di personale in meno.

  • quotidianosanita.it

    Sdo 2017. Nell’ultimo anno 171 mila ricoveri in meno (-2%). Gli acuti in regime diurno quelli che scendono di più (-6,7%). Migliora l’appropriatezza, stabile la mobilità sanitaria

    Pubblicato il nuovo rapporto sulle Schede di dimissioni ospedaliere. Prosegue il trend del calo dei ricoveri che sia gli acuti che la riabilitazione che la lungodegenza. In discesa anche il tasso di ospedalizzazione così come i ricoveri inappropriati. Stabile il livello della mobilità interregionale con circa 800 mila cittadini che si vanno a curare fuori regione. IL RAPPORTO SDO 2017

    25 MAR - Prosegue anche nel 2017 il trend di discesa dei ricoveri ospedalieri che rispetto al 2016 risultano essere stati oltre 171 mila in meno. A fornire il quadro è il Rapporto sulle Schede di dimissioni ospedaliere (Sdo) relative all’anno 2017 del Ministero della Salute.

  • quotidianosanita.it

    Sempre meno medici vogliono entrare nel Ssn e il sistema rischia il collasso. Ecco perché

    Tiziana Frittelli 25 marzo 2019

        Non è solo un problema di vincoli e tetti di spesa. La realtà è che ormai lavorare nel pubblico per un medico non sembra essere più la metà. E un neo specialista su quattro sceglie il privato. Carriere bloccate, stipendi livellati e flat tax tra le cause di un'emerganza ancora troppo sottovalutata. Anche nelle Università, dove la carenza di nuovi docenti medici mette a rischio la sopravvivenza delle scuole di specializzazione

    dr.ssa Tiziana Frittelli Direttore Generale Fondazione PTV - Policlinico Tor Vergata

    25 MAR - Dirigo un Policlinico romano e in questi mesi la mia difficoltà più grande è trovare medici da  assumere,  appartenenti ad alcune discipline delle quali l’ospedale è carente, nonostante un piano assunzionale che mi consente di acquisirli e nonostante la mia Regione abbia aperto da tempo una grande stagione di concorsi, finalizzati sia alla stabilizzazione del personale precario che all’acquisizione di nuove risorse.

  • aboutpharma.com

    Sanità e Politica

    È giusto introdurre l’equivalenza terapeutica?

    È questo forse il tema più "caldo” che sarà discusso durante il 12° Forum Nazionale Pharma, in programma a Stresa dal 29 al 31 maggio. Ma non solo, tra gli altri argomenti “spinosi” anche i dati di real world e la sostenibilità dei prodotti innovativi. *A CURA DI SIF

    In quali casi due o più farmaci appartenenti alla stessa classe farmaceutica, con le stesse indicazioni terapeutiche e con efficacia e sicurezza sovrapponibili, ma con principio attivo differente, possono essere considerati equivalenti dal punto di vista terapeutico? Sarà questo uno dei temi di discussione del 12° Forum Nazionale Pharma che si svolgerà a Stresa dal 29 al 31 maggio. Forse uno dei  temi più “caldi” come suggerisce Patrizia Popoli, direttrice del Centro nazionale ricerca e valutazione preclinica e clinica dei farmaci dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che modererà proprio la tavola rotonda sull’equivalenza terapeutica e le categorie terapeutiche omogenee. Perché, come spiega Popoli, che è anche membro del comitato scientifico del Forum, “la determina Aifa sull’equivalenza terapeutica, che era stata ritirata qualche mese dopo la sua pubblicazione, è stata re introdotta lo scorso anno, generando alcune criticità interpretative”.

  • aboutpharma.com

    Legal & Regulatory

    Aifa, aperta la consultazione sui trial su farmaci e dispositivi medici

    A essere coinvolti saranno assessorati regionali o i referenti per le sperimentazioni, direttori di aziende ospedaliere e rappresentanti legali di associazioni scientifiche, associazioni di cittadini e pazienti e comitati etici. C'è tempo entro il 10 maggio

    di Redazione Aboutpharma Online  12 marzo 2019

    Il Centro di coordinamento nazionale dei comitati etici territoriali di riferimento ha completato i lavori di predisposizione delle bozze di contratto per la conduzione della sperimentazione clinica sui farmaci e sui sui dispositivi medici. Per garantire la massima partecipazione degli stakeholder di riferimento e di dar vita a documenti finalizzati a garantire l’uniformità a livello nazionale è stato attivato il processo per recepire commenti, osservazioni e suggerimenti.

  • (lettera) quotidianosanita.it

    Il caso triptorelina. Scienza o metafisica?

    Le recenti polemiche seguite alla determina Aifa che ha inserito il farmaco a carico del Ssn in caso di disforia di genere hanno fatto emergere con chiarezza l’assunto metafisico che sta alla base dell’opposizione al Parere del CNB del luglio scorso. Ossia l’idea che quel farmaco “tradisce l’ordine del creato” e “ribalta l'antropologia cattolica, la concezione dell'uomo che la Chiesa testimonia da duemila anni”

    Maurizio Mori Professore ordinario di bioetica e filosofia morale, Università di Torino Componente del Comitato Nazionale per la Bioetica Presidente della Consulta di Bioetica Onlus

    12 MAR - Gentile Direttore,
    con tempestività QS a fine luglio 2018 dedicò attenzione al Parere con cui il CNB aveva approvato l’uso off-label della triptorelina a condizioni molto prudenti e circostanziate per le situazioni di adolescenti con disforia di genere (DG).
     
    Ero in seguito intervenuto per spiegare le ragioni alla base della posizione largamente maggioritaria del CNB e ho mostrato con citazioni testuali e non smentite che l’unica voce contraria nel CNB (di Assuntina Morresi) non facesse altro che ripetere posizioni risalenti a molto prima dell’approfondito studio fatto nel Comitato Nazionale, cioè fossero ideologiche e preconcette.
     
    Mi permetto di intervenire di nuovo sulla questione, perché il 25 febbraio è uscita la Determina dell’AIFA pubblicata il 2 marzo in GU  che ha introdotto la triptorelina nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del SSN “per l’impiego in casi selezionati in cui l’identità di genere (disforia di genere) con diagnosi confermata da una equipe multidisciplinare e specialistica e in cui l’assistenza psicologica, psicoterapeutica e psichiatrica non sia risolutiva”.

    Sono contento di rilevare come sia stata accolta la proposta avanzata dal CNB che il farmaco sia somministrato da una “equipe multidisciplinare e specialistica”, perché questo è garanzia di grande cautela e attenzione. Inoltre, si specifica che il farmaco è l’ultima ratio a sostegno di un’assistenza psicologica rivelatasi non risolutiva.

  • osservatoriomalattierare.it

    Malattie rare, Dallapiccola propone una piattaforma che riunisca gli specialisti

    Autore: Redazione, 11 Marzo 2019

        Il prof. Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e componente del Tavolo di Lavoro per il Piano Nazionale delle Malattie Rare, ha individuato tre importanti obiettivi da perseguire in vista dell'allestimento del nuovo Piano: un'attenzione forte sugli aspetti economico-finanziari, un sistema gestionale amministrativo che migliori le prestazioni a disposizione delle famiglie e una realizzazione del Piano stesso in un'ottica europea.

        "Le Reti di Riferimento Europee (ERN) per le malattie rare sono partite due anni fa e l'Europa non ha ancora previsto un finanziamento destinato a questa complessa organizzazione. È importante un impegno economico, altrimenti le proposte rischiano di restare un libro dei sogni”, spiega Dallapiccola. “L'Italia ha una poderosa rete di Centri esperti sulla Malattie Rare presenti in tutte le regioni, con coordinamenti regionali e interregionali. Nella ERN, tuttavia, ci sono solo 50 centri italiani e gli altri che non sono presenti potranno essere affiliati? Come si potrà migliorare il collegamento tra quello che l'Europa sta costruendo e quello che l'Italia ha già costruito? Il nostro Paese è all'avanguardia".

  • quotidianosanita.it

    Dossier Ticket. Il Governo e le Regioni promettono ancora una volta di riformarli, ma intanto questa tassa sulla salute ci costa ogni anno quasi 3 miliardi, tra farmaci, analisi, visite specialistiche e prestazioni di pronto soccorso

    La riforma dei ticket è da quasi 10 anni all’attenzione di tutti i Governi. Negli ultimi anni ci provò Lorenzin con il "vecchio" Patto per la Salute ma alla fine si riuscì solo a ridurre il superticket di 60 mln. Ci riprova ora la neo ministra Grillo che tra gli asset del nuovo Piano in costruzione ha inserito nuovamente la revisione di ticket ed esenzioni. In attesa di capire se stavolta Governo e Regioni ce la faranno a riformare il sistema di compartecipazione vediamo come stanno le cose nelle varie tipologie di ticket e tra le tante regole differenti in vigore tra una Regione e l'altra

    09 MAR - Il ticket sanitario è da anni uno dei temi di politica sanitaria su cui molteplici governi si sono confrontati pur senza trovare una soluzione univoca salvo un piccolo taglio del superticket (-60 mln) nella Legge di Bilancio 2018. La riforma del sistema di compartecipazione era già prevista dal Patto per la Salute 2014-2016 ma nonostante fu attivato un tavolo non se ne fece nulla. Il tema è stato ripreso, per ora solo a parole, anche in questa legislatura e la riforma del sistema è all’indice del nuovo Patto per la salute 2019-2021 (le cui trattative però sono in stallo). Sulla questione vedi anche lo studio di Filippo Palumbo (1-2parte)

  • ansa.it

    La legge 40 compie 15 anni, finita 38 volte in tribunale

    Gallo (ass. Coscioni), lavoro di 'smantellamento' da completare

    Redazione ANSA ROMA 08 marzo 2019 14:06
     © ANSA

         La legge sulla fecondazione assistita compie quest'anno 15 anni e, in questo arco di tempo, è finita almeno 38 volte in tribunale, ma ad oggi almeno 14.000 bimbi in Italia, ogni anno, nascono grazie alla Pma. A ricordarlo è Filomena Gallo, segretario dell'Associazione per la libertà di ricerca scientifica Luca Coscioni, intervenuta oggi al convegno promosso dalla Fondazione PMA Italia "La scelta di essere mamma", in corso presso la Sala di Santa Maria d'Aquiro in Senato.
  • quotidianosanita.it
    08 marzo 2019

    Farmaci orfani. “Sostenere la ricerca e garantire la cura delle malattie rare”. In Affari Sociali al via l’esame del ddl Bologna (M5S)

    Certificazione di malattia rara con validità illimitata nel tempo su tutto il territorio nazionale. Gratuità di farmaci e prestazioni destinate ai soggetti affetti da malattie rare. Istituzione di un Fondo nazionale per la ricerca di settore presso il Ministero della Salute finanziato al 20% con quote versate dalle industrie farmaceutiche. Incentivi alla ricerca per la produzione di farmaci orfani. Questi i principali punti qualificanti del disegno di legge presentato ieri in XII Commissione alla Camera. IL TESTO

    08 MAR - Ha preso ieri il via in Commissione Affari Sociali alla Camera l'esame del disegno di legge a prima firma Fabiola Bologna (M5S) per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani e della cura delle malattie rare. La proposta di legge, illustrata dalla relatrice Leda Volpi (M5S), detta disposizioni dirette ad agevolare ed a garantire la cura delle malattie rare ed il sostegno alla ricerca ed alla produzione dei farmaci orfani finalizzati alla terapia delle medesime malattie.

  • www.aboutpharma.com

    Sanità e Politica

    Gimbe, otto rimedi per salvare il “paziente” Ssn

    Dalla 14esima conferenza nazionale di Bologna la fondazione rinnova l’allarme sullo stato di salute del Servizio sanitario nazionale e propone un “piano terapeutico” per invertire la rotta

     gimbe

    Il Servizio sanitario nazionale (Ssn) può essere paragonato a un paziente in codice rosso, da curare con “terapie” efficaci e appropriate prima che sia troppo tardi. A dirlo è la Fondazione Gimbe, che ha celebrato oggi a Bologna la sua 14esima conferenza nazionale. Gli acciacchi principali del nostro sistema sono, secondo Gimbe, sono almeno quattro: il progressivo definanziamento della sanità pubblica, un “paniere” di Livelli essenziali di assistenza (Lea) poco sostenibile, espansione “incontrollata” del secondo pilastro (fondi e assicurazoni, ndr), sprechi e inefficienze. Ad aggravare il quadro due “fattori ambientali”. Da un lato, “la (leale?) collaborazione con cui Stato e Regioni dovrebbero tutelare il diritto alla salute (ulteriormente minata dal contagioso virus del regionalismo differenziato). Dall’altro, le “aspettative irrealistiche di cittadini e pazienti per una medicina mitica e una sanità infallibile, alimentate da analfabetismo scientifico ed eccessi di medicalizzazione”.

    Il “piano terapeutico” Gimbe