Privacy Policy
SSN

SSN

Sistema Sanitario Nazionale

  • Cittadinanzattiva 
    Comunicato stampa Roma, 7 dicembre 2018

    Cittadinanzattiva su Piano Nazionale sulle Liste di Attesa: positiva intenzione di migliorare accesso e tempestività delle cure e le misure di controllo sull’intramoenia.

    "Giudichiamo positivamente il nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa perché volto ad aumentare l’accessibilità e la tempestività delle cure, ma anche a favorire maggiore trasparenza delle agende e più controllo dell’intramoenia.

  • Comunicato cittadinanzattiva.it

    Cittadinanzattiva su Legge di Bilancio: revisione normativa ticket non basta, necessario abrogare il Superticket. Vincolare subito gli incrementi del Fondo Sanitario alla realizzazione delle grandi opere incompiute del SSN

     “Revisionare la normativa sui ticket non basta. È Necessario che in Legge di Bilancio si preveda l’abrogazione del superticket, come annunciato più volte dal Ministro della Salute. E' un segnale che da tempo i cittadini si aspettano su cui però non vi è ancora traccia; per questo chiediamo al Ministro di trovare le risorse necessarie e procedere con la sua abrogazione”, queste le dichiarazioni di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva.  “Rappresenta infatti una prima risposta concreta nei confronti dei 4 milioni di persone che rinunciano alle cure per motivi economici, come denunciato nei giorni scorsi anche dall'Istat. Rispetto al tema delle liste di attesa, uno dei principali problemi che i cittadini segnalano alla nostra organizzazione e che anche l'Istat segnala come un'altra delle cause di rinuncia alle cure per 2 milioni di persone, giudichiamo positivamente le relative misure previste nel ddl Bilancio, ma servono subito anche ulteriori misure per un maggiore e più efficace controllo-governo dell'intramoenia”, ha aggiunto Aceti. 

  • Farmaci e cure, mezzo milione di italiani non può permettersele

     FARMACEUTICA Pubblicato il: 13/11/2018 13:59 
    Farmaci e cure, mezzo milione di italiani non può permettersele

        Oltre mezzo milione di connazionali (539 mila) nel 2018 non si è potuto permettere le cure mediche e i farmaci di cui avrebbe bisogno. Si tratta mediamente del 10,7% dei poveri assoluti italiani. La richiesta di medicinali (993.000 nel 2018) è aumentata del 22% nel quinquennio 2013-2018, soprattutto per il sistema nervoso (32%), l'apparato muscolo-scheletrico (16%), il tratto alimentare e metabolico (13,4%), l'apparato respiratorio (8,7%) e le patologie dermatologiche (6,3%). In generale, anche quest'anno più 13 milioni di persone hanno limitato le spese per visite e accertamenti. Lo rivela il 'Rapporto 2018 - Donare per curare: povertà sanitaria e donazione farmaci', promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus e BfResearch e realizzato, con il contributo incondizionato di Ibsa, dall'Osservatorio donazione farmaci, presentato oggi nella sede dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

  • Morbillo: Iss, situazione allarmante, non è sotto controllo

    Ricciardi, questa situazione si è creata dal 1999 , da quando il Parlamento ha abrogato l'obbligo di iscrizione a scuola con il certificato

    Redazione ANSA ROMA 12 novembre 2018 20:08
  • Li Bassi (Aifa): “Migliorare l’accesso ai farmaci è una priorità”

    Il nuovo direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco indica, in un’intervista pubblicata sul sito dell’ente regolatorio, alcuni obiettivi del suo mandato. Focus su sostenibilità, universalismo, costo/benefici dei medicinali e dialogo con le Regioni

       “Individuare e soddisfare i bisogni di salute dei cittadini attraverso l’uso di farmaci di qualità e di provata efficacia con il miglior rapporto possibile costo/beneficio”. È questo uno dei compiti primari dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Ad affermarlo è il direttore generale dell’agenzia, Luca Li Bassi, in un’intervista pubblicata oggi sul portale Aifa e realizzata dall’Ufficio stampa e comunicazione dell’ente regolatorio. “Questo compito – sottolinea il dg – va svolto massimizzando il valore dell’appartenenza ad un solo, universalistico Sistema Salute, in cui tutte le istituzioni giocano un ruolo complementare. Con il Ministero della Salute abbiamo strategie condivise. Si tratta solo di metterle in atto e ci riusciremo”.

  • Comunicato Stampa Cittadinanzattiva.it

    Consolidate disuguaglianze fra le varie aree del Paese. Si apra confronto su proposta di autonomia differenziata per non ledere principi fondanti del SSN

    Su tempi di attesa, gestione delle cronicità, accesso ai farmaci innovativi, coperture vaccinali e screening oncologici si registrano disuguaglianze sempre più nette fra le varie aree del Paese. E non sempre al Nord va meglio che al Sud.

    Ad esempio se le regioni meridionali arrancano sull’adesione agli screening oncologici, sulle coperture vaccinali sono soprattutto quelle del Centro-Sud ad aver raggiunto la soglia del 95%. Se al Nord si investe di più e meglio per l’ammodernamento delle strutture e dei macchinari, sulle liste di attesa si registrano picchi negativi anche nelle aree settentrionali; ad esempio, per un intervento di protesi d’anca si attende di più in Veneto che in Calabria e per una coronarografia più in Piemonte che in Abruzzo. Questo il quadro che emerge dal VI Rapporto dell’Osservatorio civico sul federalismo in sanità, presentato oggi da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, con il contributo non condizionato di Bristol-Myers Squibb, Janssen e Sanofi.

  • GIMBE.org

    COMUNICATO STAMPA


    3° RAPPORTO GIMBE. NUOVO ESECUTIVO DI FRONTE A UN BIVIO
    PER LA SANITÀ PUBBLICA: RILANCIARE O SMANTELLARE?


    DEFINANZIAMENTO PROGRESSIVO, TROPPE PRESTAZIONI NEI NUOVI LEA, SPRECHI E INEFFICIENZE ED ESPANSIONE DELL’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA RAPPRESENTANO UNA MISCELA LETALE PER LA SANITÀ PUBBLICA. LA FONDAZIONE GIMBE ANALIZZA LO STATO DI SALUTE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, NE RIVALUTA LA PROGNOSI AL 2025 E PROPONE UN PRECISO “PIANO TERAPEUTICO”. PROGRAMMA E AZIONI DEL NUOVO ESECUTIVO DETERMINANTI PER IL FUTURO DELLA SANITÀ PUBBLICA E PER GARANTIRE IL DIRITTO ALLA TUTELA DELLA SALUTE.

    5 giugno 2018 - Fondazione GIMBE, Roma


    La Fondazione GIMBE ha presentato oggi presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica il 3° Rapporto sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale: «La Fondazione GIMBE – esordisce il Presidente Nino Cartabellotta – ribadisce che non esiste alcun disegno occulto di smantellamento e privatizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, ma continua a mancare un piano preciso di salvataggio. Nella consapevolezza che la sanità rappresenta sia un considerevole capitolo di spesa pubblica da ottimizzare, sia una leva di sviluppo economico da sostenere, il Rapporto valuta con una prospettiva di medio termine il tema della sostenibilità del SSN, ripartendo dal suo obiettivo primario: promuovere, mantenere e recuperare la salute delle persone».

  • Comunicato stampa             Roma, 2 ottobre 2017

    Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato su

    Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato su Nota di aggiornamento DEF: ancora tagli per il SSN. Altro che salvaguardia, siamo di fronte a un progressivo impoverimento.

    "La nota di aggiornamento del DEF è la prova che sul Servizio Sanitario Nazionale si continua a fare un gioco pericoloso: si dice di volerlo salvaguardare e rilanciare, ma nei fatti si fa l'esatto opposto. Le istituzioni continuano inesorabilmente la loro opera di disinvestimento”. Queste le dichiarazioni di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva sulle misurecontenute ne DEF.

    “E, come se non bastasse”, continua Aceti, “lo si fa anche in un momento in cui il PIL è cresciuto nel 2017 dell'1,5% e si prevede che continui a crescere nella stessa misura nel 2018 e 2019. 

  • Fondazione GIMBE

    COMUNICATO STAMPA  6 giugno 2017


    2° RAPPORTO GIMBE: SERVIZIO SANITARIO IN PROGNOSI RISERVATA. ENTRO IL 2025 SAREMO ORFANI DELLA SANITÀ PUBBLICA?
    ANCHE SE NON ESISTE UN DISEGNO OCCULTO DI SMANTELLAMENTO E PRIVATIZZAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, CONTINUA A MANCARE UN PROGRAMMA POLITICO DI MEDIO-LUNGO TERMINE PER SALVAGUARDARLO. LA FONDAZIONE GIMBE HA ELABORATO UN DETTAGLIATO “PIANO DI SALVATAGGIO” CHE, OLTRE AL NECESSARIO MA POCO PROBABILE RILANCIO DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO, PREVEDE UNA RIDEFINIZIONE DEL PERIMETRO DEI LEA, UN PIANO NAZIONALE DI DISINVESTIMENTO DAGLI SPRECHI E UNA RIFORMA DELLA SANITÀ INTEGRATIVA.

  • Fonte aboutpharma.com

    Ssn, l’allarme della Fondazione Gimbe: “Serve un piano di salvataggio”

     Dalla 12esima Conferenza nazionale di Bologna la richiesta di un programma politico di ampio respiro. Finanziamento del Fsn, ruolo del “secondo pilastro”, sprechi e sostenibilità dei nuovi Lea i nodi critici da cui partire

     Avviso ai naviganti: fate presto o si affonda. E’ questo il messaggio che la Fondazione Gimbe ha lanciato oggi dalla sua 12esima conferenza nazionale di Bologna. La barca è quella del Servizio sanitario nazionale (Ssn). Al timone, la politica e le istituzioni. A bordo, i cittadini-pazienti che “rischiano di perdere la loro più grande conquista sociale”. A preoccupare la fondazione sono principalmente quattro questioni: il livello di finanziamento del Fondo sanitario nazionale (Fsn), il ruolo poco definito della sanità integrativa, gli sprechi e i dubbi sulla reale sostenibilità dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea). Potremmo dire quattro “iceberg”, che per essere aggirati (o meglio affrontati con coraggio) hanno bisogno – secondo Gimbe – di una strategia di ampio respiro: “Se è vero che non esiste alcun piano occulto di smantellamento del servizio sanitario nazionale – spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – non c’è nemmeno un programma esplicito per difendere un modello equo e universalistico di sanità pubblica da consegnare alle future generazioni”.

  • Un logo per il Servizio Sanitario nazionale: Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato lancia #Yeslogo, un concorso nazionale, promosso con i professionisti del SSN in occasione del quarantennale.

    Il nostro SSN è una eccellenza del nostro Paese, eppure non ha nessun logo che ne rappresenti il valore dal punto di vista visivo a livello nazionale ed internazionale. 

    Per questo Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato,  insieme alle oltre 100 associazioni aderenti al Coordinamento nazionale delle Associazioni dei malati cronici lancia dopo mesi di preparazione #YeSLogo, un’iniziativa per donare al SSN non solo una sua immagine, attraverso un logo costruito dal basso, attraverso la partecipazione di cittadini, professionisti della salute e della creatività, ma anche una consapevolezza diffusa dell’importanza della cura di questo bene comune e del ruolo che tutti noi possiamo avere per difenderlo e valorizzarlo.

    Il progetto, già presentato nel 2016 a Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Coordinamento salute della Conferenza delle Regioni, prende il via contando già sul patrocinio e il coinvolgimento attivo del mondo professionale attraverso la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (FnOMCEO), la Federazione nazionale collegi infermieri (IPASVI) e la Federazione nazionale degli ordini dei farmacisti (FOFI).

  • Fonte aboutpharma.com<br

    Governance, risorse economiche e meno sprechi, ecco i tre passi per un miglior Ssn

    Al convegno Innovazione e Sostenibilità organizzato a Roma hanno parlato i big dell'healthcare italiano. La rotta tracciata è quella di seguire una governance che sappia far fruttare le qualità del sistema Italia riducendo al minimo i costi inutili

    Attenzione alle risorse economiche, governance, misurazione degli sprechi. Ecco i tre passi per garantire le migliori cure ai pazienti e investire in ricerca e innovazione. Quanto è emerso durante l’evento “Innovazione e Sostenibilità” organizzato ieri a Roma, indica la strada da seguire.
    “Il Convegno di oggi ha l’obiettivo di sensibilizzare l’intera comunità del mondo della Salute sul notevole sviluppo che stanno avendo a livello mondiale le nuove terapie innovative. Il nostro compito sarà quello di garantire il più rapido accesso alle nuove terapie e, in particolar modo – ha detto Francesco Rossi, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e Past President della Società Italiana di Farmacologia (Sif) – ai nuovi farmaci biologici/biotecnologici, che attualmente ricoprono un ruolo chiave nel trattamento di numerose patologie gravi e invalidanti, come quelle di natura neoplastica e autoimmunitaria.
    “Nonostante il momento di crisi economica che sta attraversando il nostro Paese oramai da tempo, bisogna auspicare a una sempre maggiore partnership pubblico-privato, senza però trascurare di valorizzare la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica”, ha spiegato Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto superiore di Sanità.



  • Comunicato stampa                                                            Roma, 12 ottobre 2016

     

    Cittadinanzattiva-TDM su nomine Commissione Nazionale LEA: tutti presenti, tranne la voce dei cittadini e dei pazienti. Si rimedi subito

     

    “Ancora una volta, i rappresentanti delle Associazioni dei cittadini e dei pazienti sono stati tagliati fuori dai tavoli istituzionali che prendono le decisioni che contano davvero in sanità e che li riguardano in prima persona” commenta Tonino Aceti, Coordinatore Nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. “Scorrendo, infatti,  la lista dei componenti della Commissione, balza all’occhio che sono presenti solo i rappresentanti delle Istituzioni nazionali e regionali e alcuni esponenti del mondo sanitario”. 

    Stiamo parlando della Commissione Nazionale Lea, organismo chiave del SSN, che decide quali sono le prestazioni sanitarie che devono essere garantite gratuitamente a tutti i cittadini sul territorio nazionale.

    “È inaccettabile e inefficace una governance del SSN che non tenga conto della voce dei cittadini e dei pazienti – continua Aceti. E pensare che in altri Paesi la partecipazione civica, nelle politiche pubbliche, è prassi consolidata e risorsa indispensabile per assumere decisioni corrette e rispettose dei diritti delle persone.

    Si ponga rimedio subito a questo grave errore. Per questo, Cittadinanzattiva chiede al Ministro della Salute di includere nella lista dei partecipanti alla Commissione i rappresentanti delle Associazioni di cittadini e pazienti, di cui il nostro Paese è straordinariamente ricco”.

     

     

    Cittadinanzattiva onlus – Ufficio stampa


    Fonte : CS via Email